Qualcuno lo ha definito "l'ideologo" del M5S, ma a sentire le dichiarazioni di Paolo Becchi, professore all'Università di Genova e vicino al Movimento di Grillo, le idee che professa sono delle assolute sciocchezze.
giovedì 2 maggio 2013
La Lombardia vuole fare sul serio con il gioco
Già dal marzo 2012 il PD Lombardo aveva posto particolare attenzione al problema delle slot machines, presentando una proposta di legge per contrastare il gioco d’azzardo patologico. Ora sembra che la nuova giunta, su intervento diretto di Roberto Maroni, voglia prendere provvedimenti attraverso meccanismi che limitino la diffusione delle macchinette mangiasoldi e nel contempo affrontino i danni sociali da ludopatie. Vedremo se si vorrà fare sul serio, o ancora una volta giocare sulla pelle della gente.
mercoledì 1 maggio 2013
Chi più ne ha, più ne Letta
Abbiamo fatto una sintesi, del programma presentato da Enrico Letta, individuandolo in 10 punti. E non è stato facile, visto il contenuto vastissimo, dato che è stato messo proprio di tutto per accontentare il mondo intero. Di certo balzano subito agli occhi il fatto che non è chiaro dove sia la copertura economica (dove troverà tutte queste risorse resta effettivamente un mistero), la vittoria politica di Berlusconi con la centralità del taglio dell’IMU, la chiara volontà di far durare questa esperienza di Governo almeno 18 mesi: mentre secondo noi, avrebbe dovuto essere un esecutivo a breve termine (6-7 mesi al massimo), giusto il tempo di creare e approvare la riforma elettorale e affrontare le emergenze economiche e del lavoro (che non vede di certo l'Imu). Soprattutto, non avrebbe dovuto esserci Berlusconi in questo governo, ed avere una forma istituzionale anziché politica.
Lavoro: per Letta "la prima priorità" del suo governo. Riduzione delle restrizioni ai contratti a termine, aiuto alle imprese ad assumere giovani a tempo indeterminato in una politica generale di riduzione del costo del lavoro, investimenti su ambiente e tecnologia.
Europa. Altra priorità dell'esecutivo è rassicurare l'Europa. E Letta ha iniziato infatti subito a incontrare i leader di Germania, Francia e i vertici di Bruxelles.
Fisco. Stop all'Imu di giugno in attesa di una sua revisione e sacrifici ripartiti finalmente in maniera equa (vogliamo proprio vedere, con Berlusconi che impone aut-aut...).
Welfare. Un modello più universalistico e meno corporativo aiutando i più bisognosi, migliorando gli ammortizzatori sociali estendendoli ai precari, con lo studio di forme di reddito minimo per le famiglie bisognose con figli.
Esodati. Un impegno prioritario (un altro) di questo governo per ristabilire una situazione drastica.
Costi della politica. In sintonia con gli umori del momento, Letta annuncia che i ministri-parlamentari del suo governo non recepiranno lo stipendio previsto sino ad oggi in aggiunta all'indennità. Oltre a questo risparmio simbolico, cancellazione della legge sui rimborsi elettorali. Sempre in materia di tagli, Letta ha annunciato la soppressione delle Province.
Riforme. L'intenzione del governo è quella di affidarle ad una Convenzione aperta a tutte le forze politiche e ai contributi esterni, ma su due punti - bicameralismo e legge elettorale: l'impegno è che a febbraio sia stata "l'ultima volta" del Porcellum.
Mezzogiorno. Mettere in condizione il Sud di crescere da solo, attraverso l'annullamento del divario con il Nord: questa l'intenzione del presidente del Consiglio. Per Letta si deve continuare il lavoro del governo Monti "puntando su una buona gestione dei fondi europei".
Giovani. Solo un'enunciazione di principio, senza impegni precisi.
Donne. Impegni anche qui generici: occupazione femminile in particolare, sottolinenado che non siamo ancora un paese delle pari opportunità.
Enrico Letta ha sfruttato altro spazio (ripetiamo VASTISSIMO) per il suo libro dei sogni: noi abbiamo citato comunque quelli che reputiamo i punti cruciali su cui il governo dovrà agire. Resta il problema a quanti di questi effettivamente riuscirà a fare fronte (sempre che Berlusconi gliene dia poi il modo e il tempo).
Vicini alla gente, lontano dai dirigenti
Il PD contesta il PD al corteo del Primo Maggio: a Torino il servizio d'ordine – un centinaio di persone – si è rifiutato di scortare i dirigenti e le autorità, solo donne, bambini e cittadini: «Gli altri stiano con Berlusconi e si facciano difendere dalla polizia. Fra di noi molti sono precari, esodati o disoccupati e questo governo con Berlusconi è inaccettabile». Ecco, su una cosa a quanto pare il governo Letta è riuscito ad unire la base: nella protesta.
Consiglio comunale di Vedano Olona: solide insicurezze
Che la teoria e la pratica siano spesso in contraddizione lo dimostra la seduta del Consiglio di lunedì 29 aprile: al punto dell'ordine del giorno relativo a "Esame ed approvazione Rendiconto 2012", l'assessore al Bilancio Silvio Tizzi ha decantato la solidità del bilancio del nostro Comune. Poi magari chiacchieri con qualche assessore e ti viene detto che non ci sono i soldi per coprire le buche sui marciapiedi. Questo non significa che l'assessore Tizzi abbia raccontato panzane, ma, come capita anche nel settore privato, a bilanci in utile spesso non corrispondono casse piene: e anche paradossi come questi hanno determinato la crisi in cui ci troviamo. Sempre per quanto riguarda il bilancio, è stato fatto notare come l'amministrazione, a differenza di altri comuni della zona, non abbia aumentato la tariffa Imu anche per le seconde case, garantendo comunque più o meno (meno che più) i servizi. Ecco, va bene: l'importante però è che non si cerchi poi di recuperare le entrate aumentando le aliquote Irpef, perché sarebbe una grave ingiustizia, visto che in tal caso pagherebbero soprattutto le fasce deboli (che magari non sono proprietarie di immobili). Ci auguriamo perciò buon senso da parte della giunta. Noi su questo vigileremo di sicuro.
E a proposito di sicurezza, approvata all'unanimità la mozione di Vedano Progresso ad oggetto: "Intervento per la messa in sicurezza della viabilità stradale in zona Fondo Campagna": una zona del nostro paese trascurata per quanto riguarda la viabilità, in particolare a rischio per i pedoni. Che non è l'unica, come ha denunciato il gruppo del consigliere Orlandino.
Primo maggio senza primo lavoro
La disoccupazione è record per i giovani tra i 15 e i 24 anni, l'età in cui di norma si inizia a lavorare: un'esperienza che invece molti di loro non hanno ancora provato.
Prendiamo come spunto il 1° maggio per dire PRIMA IL LAVORO: altro che rimborso dell'Imu, questo deve essere il punto cruciale del programma del nuovo governo, così come lo era per Italia Bene Comune, la Carta d'Intenti fatta firmare agli elettori di centrosinistra.
Caro Letta, non fare il pavido e pensaci tu. Alla restituzione dell'Imu, se ci tiene così tanto, ci pensi invece Berlusconi di tasca propria, come aveva promesso.
martedì 30 aprile 2013
Il governissIMU
Il governo di larghe intese parte con qualche malinteso, e il punto cruciale su cui si regge sembra essere senza dubbio l'IMU, la cui abolizione resta irrinunciabile per il Pdl: senza non ci stanno.
E siamo solo al primo giorno di "governissIMU": ci sarà da divertirsi.
Quelli che poi l'odio e la violenza
Tra i tanti insulti razzisti rivolti al ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge, alcuni provengono da esponenti leghisti, anche di primo piano. Adesso dovremmo aspettarci le parole di condanna di Maroni contro chi può dare ispirazione con "invettive e attacchi con parole fuori luogo". Dovremmo.
Davide insieme a Golia
Nel discorso di Enrico Letta (nell'immagine il suo tag-cloud) abbiamo sentito di tutto e di più: riduzione delle tasse sul lavoro, stop ai pagamenti dell'Imu di giugno, politiche di sostegno alla formazione e all'apprendistato, iniziative per la riduzione del divario culturale tra classi sociali, ecc. ecc.
Al di là di capire dove reperire le risorse di questo fantastico libro dei sogni, rimangono comunque molte perplessità proprio sulla forma del contenuto, che in pratica è l'insieme dei punti di tutti i programmi delle coalizioni che erano in corsa in campagna elettorale: programmi che però sono in netta contrapposizione l'uno con l'altro. Per dire, Letta ha citato anche Davide e Golia (facendo riferimento alla grave situazione che dobbiamo affrontare): ecco, visto lo spirito bislacco del suo discorso, tanto valeva affermare che il pastorello ebreo anziché usare la fionda avrebbe potuto cercare delle larghe intese con il gigante filisteo.
La Lega si chiama fuori da Equitalia
«L'idea di questa iniziativa nasce dall'ascolto dei cittadini, dei lavoratori e degli imprenditori» spiega il segretario provinciale della Lega Matteo Bianchi in riferimento alla protesta "Fuori Equitalia dalla Lombardia" che andrà in scena a partire oggi dalle ore 11.00 davanti alla sede varesina di Equitalia di piazza della Repubblica a Varese. Peccato però che con Equitalia la Lega c'entri e parecchio: infatti Equitalia è stata creata nel 2005 dal governo Berlusconi di cui faceva parte proprio la Lega, tanto che nel decreto che ne sancì la nascita c'è addirittura la firma di un importante esponente leghista come Roberto Castelli in qualità di allora ministro della Giustizia. E così dopo l'Imu, la Lega contesta un'altra sua creatura. Fino magari alla prossima: la Tares. Insomma mettere le tasse e poi contestarle. Gli italiani intanto pagano e si fanno prendere in giro.
lunedì 29 aprile 2013
Il governissimicchio
Vedere il "pavido" Letta al Parlamento nel suo discorso "da libro dei sogni" in cui ha promesso tutto a tutti (e vedremo come farà a trovare le risorse), affannarsi per mettere subito in chiaro che l'Imu non si pagherà da giugno (primo argomento trattato e l'unico con precisione dal punto di vista del contenuto e dei tempi), dà l'esatta idea di ciò che sarà questo governo: un esecutivo di larghe intese sulla carta, ma in realtà asservito all'agenda di Berlusconi. E' proprio il caso di dirlo: speriamo che in questo caso alle parole non seguano i fatti. Meglio sarebbe stato presentare un programma a breve termine (6 mesi al massimo), in cui avere delle priorità da realizzare come la nuova legge elettorale e il lavoro. Per poi tornare subito al voto.
La B-Camerale
Il governo che sta per nascere avrà l'impronta di Berlusconi? A sentire lui sì: "Tra i punti irrinunciabili che Letta si è impegnato a realizzare ci sono le misure di rilancio e sviluppo del programma illustrato dal Popolo della Libertà in campagna elettorale: l'abolizione dell'Imu, la revisione dei poteri di Equitalia e l'abbassamento della pressione fiscale. Questi punti sono irrinunciabili per l'appoggio del Pdl al governo". Dei punti del PD invece non si sente più nulla, nemmeno da parte di Letta: quindi scordiamoci temi come la lotta alla corruzione, per intenderci. E non è finita: "Io alla guida della nuova bicamerale per le riforme? Immagino di sì: la condizione che il presidente della convenzione per le riforme venga indicato dal Pdl ha fatto parte delle trattative per il governo". Direi che siamo a posto, se le riforme istituzionali per il Paese le farà chi lo sta gettando nel baratro. Noi intanto a Silvio ricordiamo la sua promessa per il rimborso dell'Imu (e lo ricordiamo anche ad Enrico Letta: non faccia il pavido).
domenica 28 aprile 2013
Sparare a zero
L'episodio di stamattina di fronte a Palazzo Chigi è un atto grave e preoccupante, e assolutamente da condannare (e il nostro pensiero va ai militari feriti e ai loro colleghi che ogni giorno rischiano la vita per lo Stato). L'autore della sparatoria a quanto pare è uno squilibrato con problemi familiari e di lavoro alle spalle, e si presuppone (fortunatamente) che rimarrà un caso isolato. Però tra le reazioni della classe politica ci sono state alcune "sparate" che sarebbe stato meglio evitare, soprattutto le accuse di "predicazione di odio" lanciate da alcuni politici del centrodestra, visto che proprio loro negli ultimi 20 anni hanno fomentato una campagna basata su questo e che ha contribuito a spaccare il Paese.
L'invito che perciò facciamo è che questo gesto folle gesto non venga strumentalizzato per addossare responsabilità ed impedire in futuro anche forme civili di dissenso e protesta: anziché sparare a zero, la classe dirigente risponda con i fatti (come ha dichiarato il Presidente del Senato Grasso), impegnandosi per il bene dell'Italia.
Update: giusto per non essere smentiti, la risposta alle inopportune accuse lanciate da Maroni gliela dà proprio uno dei suoi
5 Stelleleaks
Un gruppo di hacker (che dichiarano di appartenere al PD ma non utilizzano certo metodi democratici) annuncia di aver violato le caselle mail di alcuni parlamentari grillini e minaccia di pubblicarne il contenuto online fino a quando Grillo e Casaleggio non renderanno noti i loro guadagni e quelli provenienti dal sito beppegrillo.it. Se fosse vero, sicuramente un'azione vergognosa da condannare.
sabato 27 aprile 2013
Intesa Letta sottoscritta
Enrico Letta, Premier incaricato dal Presidente Napolitano, ha accettato di formare il governo.
Ecco i nomi e gli incarichi dei nuovi ministri:
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - Filippo Patroni Griffi
Interni e Vicepremier- Angelino Alfano
Difesa - Mario Mauro
Esteri - Emma Bonino
Giustizia - Anna Maria Cancellieri
Economia - Fabrizio Saccomanni
Riforme istituzionali - Gaetano Quagliariello
Sviluppo - Flavio Zanonato
Trasporti Infrastrutture - Maurizio Lupi
Politiche Agricole - Nunzia Di Girolamo
Istruzione, Università e ricerca- Maria Chiara Carrozza
Salute - Beatrice Lorenzin
Lavoro e Politiche sociali - Enrico Giovannini
Ambiente - Andrea Orlando
Beni culturali e Turismo- Massimo Bray
Coesione territoriale - Carlo Trigilia
Affari europei - Enzo Moavero Milanesi
Affari regionali - Graziano Delrio
Pari opportunità, sport, politiche giovanili - Iosefa Idem
Rapporti con il Parlamento - Dario Franceschini
Integrazione - Cecile Kyenge
Pubblica Amministrazione - Giampiero D'Alia.
In tutto 21 ministri, di cui 9 esponenti del PD, 5 del Pdl, 2 di Scelta Civica.
Diciamo che è un esecutivo giovane (con molti quarantenni) e con una quota record di donne (ben 7), tuttavia a metà tra un governissimo e un governicchio, con figure valide ed altre altamente discutibili (anche se poteva andare peggio): infatti ci sono nomine molto indicate, come la Carrozza (Rettore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa) per l'Istruzione, o Delrio (Presidente Anci) per gli Affari Regionali, o la Idem (campionessa olimpica) per Pari opportunità, sport, politiche giovanili. Vera novità è poi la creazione di un Ministero per l'Integrazione, affidato alla deputata PD Cecile Kyenge (che diventa così il primo ministro italiano di colore), segno che si vuole affrontare seriamente il tema degli immigrati e degli stranieri in Italia. Scelta molto positiva anche quello di affidare un ministero molto delicato come quello della Giustizia ad una persona responsabile ed equilibrata come la Cancellieri. Da registrare il Ministero degli Esteri affidato a Emma Bonino.
Dubbi però sulle nomine di Quagliariello alle Riforme (ma che combinerà?) e di Lupi alle Infrastrutture (soprattutto se agirà in modo scellerato come ha fatto il suo "amico" Cattaneo in Regione Lombardia). Inopportuno anche affidare un ministero importante come quello degli Interni al "segretario di Berlusconi". E sinceramente, vorremmo sapere quali competenze hanno la Lorenzin e la De Girolamo per occuparsi rispettivamente della Salute e delle Politiche Agricole.
Di certo (visti i bei nomi che arrivano dal nostro Partito), rimangono tanti rimpianti per quello che avrebbe potuto essere e invece purtroppo non è.
Aspettiamo comunque la fiducia in Parlamento (che sicuramente arriverà) e vedremo quale programma verrà portato avanti.