lunedì 4 agosto 2008

La verità coperta

Da oggi i soldati pattugliano le città. Il ministro La Russa, propugnatore dell'iniziativa, ha voluto sottolineare che "Oltre ai delinquenti, agli stupratori, a chi fa furti e rapine, sono contrari alla presenza dei militari per garantire la sicurezza solo i post sessantottini: i figli, non in senso anagrafico, di chi gridava «basco nero il tuo posto è il cimitero», «ps-ss», o quelli che consideravano polizia e carabinieri golpisti". Perché, secondo il ministro "...non abbiamo la pretesa che questo provvedimento sia risolutivo dell'attesa di maggiore sicurezza che viene dai cittadini, è però un passo nella direzione giusta". Solo che, i primi ad essere contrari alla presenza dei soldati nelle città sono poliziotti e carabinieri (tanto è vero che hanno annunciato manifestazioni di protesta in autunno). E non certo per gelosia o mancanza di fiducia verso i militari. La verità infatti è che questa non è che un'operazione di facciata: i soldati fanno da comparse per nascondere i tagli che il governo ha fatto alle forze dell'ordine (meno risorse, meno mezzi, meno uomini, nessun aumento di stipendi né di indennità). E così, mentre in campagna elettorale era stata promessa più sicurezza, di fatto ce n'è ancora meno: la polizia addirittura non ha il denaro sufficiente per il carburante delle volanti! E allora si butta il fumo negli occhi alla gente con la vista dei soldati. E' un po' come la vicenda del dipinto del Tiepolo che appare come sfondo per la sala delle conferenze stampa a Palazzo Chigi(leggi qui): si ritocca il quadro del famoso artista per nascondere un seno appena accennato, in modo da evitare di "far associare agli italiani una tetta alla sua immagine di uomo, come dire? incline al fascino femminile". Non so se la cosa funzionerà con gli italiani. Di certo non con Veronica. E alla fine, quando la verità sulla sicurezza sarà svelata, chissà che anche gli italiani non aprano gli occhi...