Si sperticano le lodi a favore della politica del prof. Brunetta, ministro della Funzione pubblica e dell'Innovazione. Una vera e propria crociata contro i fannulloni che dimorano negli uffici delle amministrazioni pubbliche, con dati sempre più esaltanti. L'ultimo è quello che riguarda il calo del 15% di assenze per malattia nei mesi di maggio e giugno. Calo dovuto, così ci dicono i media, all'annuncio di un ulteriore giro di vite per quanto riguarda le visite del medico fiscale, che deve aver scoraggiato appunto quei dipendenti statali che approfittavano di finte malattie. I dipendenti statali, magari come dice Brunetta non si applicano con il dovuto impegno, però hanno sviluppato arti divinatorie, visto che l'annuncio riguardante le nuove norme per la visita del medico fiscale (che nuove non sono, perché erano già in voga dal 1994-1995) è stato dato (con una circolare del ministro) il 17 LUGLIO. Ma i nostri dipendenti statali sapevano già da maggio e giugno che cosa sarebbe accaduto. Poi vai a scavare più a fondo, e scopri anche che l'indagine fatta per accertare la percentuale delle assenze non è stata fatta a livello nazionale, ma solo su meno di una trentina di strutture pubbliche, scelte nemmeno tanto a caso. Insomma: è il vizio di questo governo, una sorta di imbonimento continuo. Mi meraviglio che a Vanna Marchi non sia stato dato un incarico... Se comunque il ministro Brunetta volesse scovare in flagrante dei campioni di assenteismo e scatenarsi, gli suggeriamo una sede pubblica chiamata Parlamento: e il primo in classifica in questa categoria è proprio il suo padrone, come illustra un'elaborazione de "Il Sole 24 Ore"