Una analisi relativa a 30 puntate dei principali programmi politici in TV: quali sono a destra e quali a sinistra, quali più anti-sistema.
martedì 9 dicembre 2014
Da che parte stanno i talk-show
lunedì 8 dicembre 2014
Nella giovane factorya
Si chiude oggi (con l'intervento di Matteo Renzi -vedi video-) "Factory365", l'iniziativa dei Giovani Democratici che si è tenuta a Roma in questi giorni. «Un evento – ha sottolineato il segretario Andrea Baldini – utile a tutto il Partito, per discutere insieme e trovare una sintesi tra posizioni diverse. Uno sforzo che, a volte, si è visto un po’ poco». Ci auguriamo che le idee espresse dai giovani dem possano diventare la base di nuove forme di discussione e incontro tra le le diverse anime del PD, facendo del Partito l'asse portante della democrazia italiana e una grande comunità di cui il Paese ha maledettamente bisogno.
Alla romana e alla milanese
L'inchiesta in corso a Roma sta svelando un sistema del malaffare trasversale, con esponenti di destra e sinistra che si spartivano la torta degli appalti. Da qui a dire che l'intera struttura è marcia però ce ne vuole. E condividiamo la replica del sindaco Marino alle prediche e accuse di personaggi come il condannato Berlusconi o il Salvini molto "attaccato alla famiglia".
Perché se Roma piange, Milano di certo non ha niente da ridere.
sabato 6 dicembre 2014
Quando non c'è la salute
Salta tutto: il disagio sociale continua ad accrescere e con questo le diseguaglianze, che si riscontrano proprio nel settore della sanità, dove da anni si continua ad agire con la logica dei tagli lineari, che non tiene conto di priorità, fasce sociali e qualità del servizio offerto.
Non c'è solo Roma ladrona
Anche Milano non scherza: dopo la parentopoli, ecco profumate consulenze pagate a idraulici, gommisti e commesse fatti passare per esperti su "problematiche dell’edilizia residenziale pubblica" o "materie attinenti l’area territoriale". Somme che poi in qualche caso sono finite nelle tasche dei politici che le avevano fatte concedere.
venerdì 5 dicembre 2014
La nostra posizione sulla vicenda Bricoman-Decathlon
La trovate qui sotto: una precisazione dovuta (non per polemica, ma semmai per chiarezza) alle tante (e improvvide) uscite di questi giorni sulla vicenda di riqualificazione dell'area ex-Sottrici.
Abbiamo letto con sorpresa il comunicato del circolo PD di Castiglione a proposito dell’insediamento delle nuove strutture commerciali nell’area della ex cartiera Sottrici.
Noi pensiamo che sia prioritario e fondamentale l’obiettivo di arrivare in tempi rapidi ad una riqualificazione ambientale di quell’area industriale, dimessa da oltre 20 anni, fortemente degradata e pericolosa per l’estensione della copertura in eternit, il serbatoio interrato di idrocarburi e i depositi di materie prime; un’area che è già stata, per di più, oggetto di occupazioni abusive con problemi di ordine pubblico.
Condividiamo quindi con determinazione lo sforzo che l’Amministrazione comunale di Vedano Olona sta mettendo in campo per perseguire questo obiettivo, contenuto nel Piano di Governo del Territorio, che, non a caso, prevede specificatamente due strutture di vendita mono-comparto non alimentari (non si tratta quindi di un “centro commerciale”).
Il progetto complessivo di riqualificazione, che è evoluto e migliorato nel tempo grazie al contributo dei soggetti partecipanti alla Conferenza Servizi tra cui la Provincia di Varese, offre ampie garanzie sul piano ambientale, su quello viabilistico (con la realizzazione di una nuova rotonda a quattro corsie, svolta a destra continua e doppia attestazione) e su quello della sostenibilità commerciale.
Sottolineiamo che la nuova proposta degli operatori prevede, senza alcun onere per la finanza pubblica, la realizzazione di nuove piste ciclabili, di un nuovo ponte sul Quadronna (che risolve molte criticità viabilistiche) e soprattutto 120 posti di lavoro in buona parte riservati all'area vasta, nonché compensazioni per il commercio locale.
A questo proposito, rimarchiamo che l’insediamento delle nuove strutture può costituire un’opportunità anche per il tessuto del commercio locale; in primo luogo perché genererà un flusso aggiuntivo che potrà essere intercettato dai negozi con adeguate proposte commerciali; in secondo luogo, perché le sopra-citate compensazioni permetteranno di realizzare politiche in grado di supportare i piccoli esercizi commerciali dentro la grande sfida competitiva alla quale sono chiamati, che non dipende certo dalla nascita dei centri in oggetto ma da un cambiamento strutturale della società e dei consumi.
Per tutte queste ragioni, rappresentando anche il desiderio della stragrande maggioranza della popolazione, crediamo che sarebbe un imperdonabile errore sprecare l’opportunità di riqualificare un’area che altrimenti rimarrebbe ancora in questo stato di abbandono e degrado per decenni e decenni.
Siamo a disposizione dei circoli territoriali (a partire da quello di Castiglione) per fornire tutti i chiarimenti necessari e illustrare i vantaggi previsti per l’intera area vasta, in ciò sicuri di interpretare anche la disponibilità al dialogo e all’apertura che caratterizza l’attuale mandato dell’amministrazione comunale di Vedano Olona.
Il Circolo PD di Vedano Olona
C'è proprio da chiedersi
Con quale faccia tosta, dopo la vicenda delle mutande verdi, lo scioglimento della sua giunta per firme false e un debito record lasciato in bilancio regionale, il leghista Roberto Cota si presenti ai piemontesi con un questionario in cui immigrati e zingari sono considerati la causa di tutti i mali.
La ricerca che sparisce
I ricercatori italiani stanno diventando una razza in estinzione: colpa di una politica e di leggi che di certo non favoriscono il settore della ricerca, costringendo i nostri migliori talenti a fuggire all'estero per avere un futuro che in Italia gli viene continuamente negato. Non a caso la fotografia dell'Italia nell'ultimo rapporto Censis è di un Paese senza coesione sociale, a rischio povertà ma soprattutto incapace di sfruttare l'enorme capitale umano rappresentato dai giovani. Occorre cambiare verso, e intraprendere politiche coraggiose e di buon senso: insomma, meno trivelle e più cervelli.
giovedì 4 dicembre 2014
Un no incredibile
In un momento in cui la politica è travolta dall'inchiesta di mafia a Roma, con una notevole perdita di credibilità (di cui già difettava molto), anziché dare un segnale di cambiamento ecco arrivare invece dal Senato il respingimento alla richiesta di autorizzazione all'uso delle intercettazioni del senatore Antonio Azzollini (Ncd) nell'ambito dell'inchiesta sul porto di Molfetta, una vicenda in cui si ipotizzano reati di frode e ambientali.
Anziché risalire la china stiamo precipitando sempre più verso il fondo: nella classifica di Transparency International sulla corruzione, l'Italia (69° posto al mondo) risulta la peggiore d'Europa, alla pari con Romania, Bulgaria e Grecia. Dietro di noi in Europa non c'è nessuno.
P.S.: c'è comunque chi in questa classifica è messo peggio, come la Russia di Putin (136° posto) e la Corea del Nord di Kim Il Sung (fanalino di coda con il 174° posto), i due regimi tanto ammirati da Matteo Salvini. Sarà un caso?
Jobs act: ora facts e non parole
Passa al Senato la riforma del lavoro di Matteo Renzi: un provvedimento che nelle intenzioni del premier non lascerebbe indietro nessuno. Contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, ferie, maternità, indennità di malattia, scatti di carriera, assegno di disoccupazione: sono questi i punti forti del Jobs Act, che dovrebbe rilanciare l'Italia in termini di occupazione. A patto però che in futuro vengano fornite notizie reali e non strumentalizzate, come di recente accaduto proprio con il ministro del Lavoro Poletti.
mercoledì 3 dicembre 2014
La cupola del cupolone
L'inchiesta sulla rete del malaffare a Roma è assolutamente inquietante: politica, imprenditoria, mafia unite in una rete di collusioni e corruzioni. Un sistema di potere capace di speculare su ogni genere di appalto: perfino nella gestione dei centri accoglienza per immigrati e soprattutto dei campi nomadi, con cui da una parte si lucra politicamente, inscenando manifestazioni di protesta per la loro presenza, e dall'altra invece si fa puro business. Un'immagine della Capitale che è purtroppo lo specchio del Paese. Perché in altre parti d'Italia (anche le nostre) non va certo meglio.
martedì 2 dicembre 2014
S'avanza una nuova destra
Lo ha detto Renzi (nel video), ieri alla Direzione Nazionale del PD: "S'avanza una nuova destra, è una destra che gioca la carta per la preoccupazione sull'immigrazione in modo spregiudicato". Dalle parole del Segretario però sembra la solita vecchia destra, quella che da 20 anni utilizza appunto la strategia della paura e dell'odio e anziché trovare soluzioni alla crisi del Paese l'ha aggravata con ruberie, corruzione, sprechi, clientelismi e familismi. Con Grillo che sta saltando probabilmente Salvini guadagnerà consensi, ma più che una destra che avanza al momento sembra più che altro un avanzo di ciò che era la coalizione Berlusconi-Lega. Sta al PD impegnarsi perché quella parte politica e quel pensiero non si risollevino.
lunedì 1 dicembre 2014
Un eroe dei nostri tempi
Mantenere un'impresa è proprio un'impresa eroica: basta leggere la storia di questo artigiano.
P.S.: ovviamente lo stesso vale anche per quei lavoratori dipendenti che con uno stipendio inadeguato riescono a mantenere una famiglia, senza fare mancare nulla ai loro cari e riuscendo magari a mandare i figli all'Università con la speranza (spesso purtroppo disattesa) di dare loro un futuro migliore.
Un'occupazione indegna
Non è quella degli alloggi popolari che avviene ormai abitualmente a Milano, ma di chi (politici e dirigenti) siede sulle poltrone della Regione e degli enti collegati (vedi Aler) e per questa emergenza non sa far di meglio che lanciare annunci e dichiarazioni strumentali e privi di senso. Occorre ricordare che in provincia di Milano ci sono circa 7.000 alloggi Aler lasciati sfitti, mentre manca la manutenzione ordinaria e straordinaria di interi caseggiati abitati.
La Svizzera dice sì all'immigrazione
Nel voto del referendum di ieri in Svizzera bocciato il quesito anti-immigrati: oltre il 74% dice no. Il popolo elvetico a stragrande maggioranza continua quindi a considerare gli immigrati come un'opportunità. Singolare comunque la motivazione di chi aveva promosso l'iniziativa: si voleva limitare accesso per "motivi ecologici".