sabato 31 gennaio 2015

Il nuovo Capo dello Stato, il nuovo capolavoro di Renzi

Sergio Mattarella è il dodicesimo Presidente della Repubblica, con una votazione che ha abbondantemente superato il quorum richiesto al quarto turno. Sale sul Colle un uomo delle istituzioni e dalla "schiena dritta", degno erede di Giorgio Napolitano. Questa giornata è quindi un buon auspicio per l'Italia. Ma è anche il giorno di Matteo Renzi, che si dimostra grande stratega politico. Con Mattarella, vince lui e perdono tutti gli altri: Berlusconi sempre più in decadenza, Alfano costretto a tornare sui suoi passi, Grillo che ha perso l'ennesima occasione di contare qualcosa e Salvini capace solo di insultare e dire no. E' anche però il giorno del PD, che torna unito e compatto e riscatta la vergogna dei 101 nel voto che silurò Prodi alla corsa del Quirinale del 2013. E di questo va dato merito a Pierluigi Bersani, che già 2 anni fa aveva inserito Mattarella nella sua rosa di nomi e che nell'incontro con Renzi ha ispirato oltre che avallato questa ottima scelta. Alla fine il tempo è stato galantuomo, oltre che una buona medicina.

venerdì 30 gennaio 2015

Abbandonata la retta via Emilia

La vicenda di Sonia Masini, ex presidente della Provincia di Reggio Emilia, è lo specchio di quanto accaduto in Emilia-Romagna in questi anni: la lotta per il potere all'interno del PD locale ha fatto sì che passassero quasi inosservate le infiltrazioni mafiose che stavano incancrenendo la regione e speculando perfino su tragedie come il terremoto, come ha rivelato in questi giorni l'inchiesta della magistratura che ha portato a centinaia di arresti. E quelle persone che come Sonia denunciavano e avvertivano del pericolo venivano ignorate e lasciate sole dal Partito. Su tutto questo la Segreteria Nazionale ha il dovere di fare luce e appurare se ci sono state responsabilità indirette o dirette.

Pattarella

Con la mossa di scegliere Sergio Mattarella come candidato alla carica di Presidente della Repubblica, Matteo Renzi fa un'inversione di marcia: trova un'intesa con la minoranza Dem (e con Sel) e compatta il PD, mettendo a rischio il famigerato patto del Nazareno con Berlusconi. Se sarà mantenuta questa linea, la scelta di Mattarella sarà probabilmente la nascita di una nuova via politica e magari anche di una nuova maggioranza.

giovedì 29 gennaio 2015

L'autostrada rifiutata

La BreBeMi, nota per essere l'autostrada deserta, di cui non si comprendeva l'utilità della sua realizzazione, per il procuratore Roberto Pennisi della Direzione Nazionale Antimafia invece uno scopo l'ha avuto: interrare rifiuti prevalentemente tossici provenienti da traffico illecito. Quelli che prima venivano interrati in Campania e adesso invece finiscono nel sottosuolo del territorio lombardo, ormai diventato "la terra dei fuochi del Nord".

Il Quirinalicum

Partono oggi le votazioni per la poltrona del Colle. A quanto pare Matteo Renzi ha deciso di puntare su Sergio Mattarella, politico di lungo corso e da sempre considerato "un uomo con la schiena dritta" (e non a caso inviso a Berlusconi). Curioso che dopo aver fatto approvare il suo Italicum, Renzi abbia scelto come candidato l'autore della precedente legge elettorale, il "Mattarellum".
Una decisione comunque che sicuramente ricompatterà il PD e potrebbe togliere qualche ombra dal patto del Nazareno. Vedremo se lo schema reggerà e il premier porterà a casa anche questo risultato.

mercoledì 28 gennaio 2015

Molto attivi in Europa

Quasi una sorpresa: tra i 10 eurodeputati più attivi e prolifici dell’Assemblea continentale ben 5 sono italiani! E' quanto risulta da un'indagine di Mepranking.eu, sito indipendente che monitora il lavoro dei 751 parlamentari europei e aggiorna periodicamente le attività ufficiali (presenza alle plenarie, la partecipazione al voto, le interrogazioni, le mozioni e le dichiarazioni parlamentari).
E al primo posto di questa speciale classifica si piazza proprio un italiano: l'eurodeputato Nicola Caputo, eletto lo scorso maggio nelle file del PD.

Elogio della democrazia

Con 235 voti a favore, 5 contrari e 16 astennuti il Senato ha approvato l'esercizio del diritto di voto per corrispondenza per gli studenti impegnati nei programmi Erasmus in un Paese dell'Unione Europea. Si mette così fine ad una follia burocratica che impediva ai nostri giovani in studio all'estero di partecipare pienamente alla vita democratica del Paese, esercitando il proprio diritto-dovere di elettori.

Il culto della paranoia

La legge regionale dei luoghi di culto religiosi approvata da Lega e centrodestra è un vero esempio di paranoia legislativa. Ideata sostanzialmente per impedire la realizzazione di moschee, finirà per ostacolare chiunque intenda esercitare pubblicamente il proprio culto, compresi i cattolici, limitando nei fatti la libertà di tutti: con le nuove regole, sarà infatti molto più difficile costruire nuovi luoghi di culto o semplicemente cambiare destinazione d'uso di edifici già esistenti, tipo gli oratori. Così, invece di costruire dialogo, si creano muri, senza tra l'altro impedire, ma semmai facendo proliferare centri di preghiera abusivi. E nulla di più facile che questo provvedimento, oltre ad essere un gran pasticcio, venga cancellato per incostituzionalità.

martedì 27 gennaio 2015

Le estreme intese

In Grecia Alexis Tsipras, leader della sinistra radicale che ha vinto le elezioni in Grecia, per avere la maggioranza assoluta ha chiesto l'appoggio del partito nazionalista di destra dei Greci indipendenti (Anel). Due schieramenti politicamente agli antipodi su temi delicati come i diritti civili, l'immigrazione, il rapporto Stato-Chiesa. Ma a quanto pare ostacoli non insormontabili di fronte all'analoga avversione al rigore imposto dalla UE: come dire che gli estremi su un punto si toccano. Certo, si fa fatica a comprendere come e fino a quando una simile coalizione potrà andare avanti senza scontrarsi sui temi sopracitati, ma forse Tsipras, scegliendo proprio lo schieramento più intransigente e avverso a Bruxelles e all'euro, ha voluto fare capire alla "Troika" che vuole andare avanti deciso e senza alcuna remora contro la politica dell'austerity, come promesso in campagna elettorale.

Un appuntamento da non dimenticare, per non dimenticare

In occasione della Giornata della Memoria che si celebra oggi in tutto il mondo, la sezione ANPI Basso Sankara di Vedano Olona intende rendere omaggio alle vittime della follia nazifascista con una serata evento il 27 gennaio e un momento di riflessione il 31 gennaio mattina con gli studenti delle Medie. Questa sera, alle ore 21.00 in Villa Aliverti, l'attrice Jane Bowie reciterà il diario scritto da due donne al ritorno dai campi di concentramento visitati con gli studenti nell'ormai consolidato "Viaggio della memoria", organizzato da CGIL e CISL, che parte proprio dal tristemente conosciuto binario 21 della Stazione Centrale di Milano e che ogni anno porta centinaia di studenti sui luoghi dell'olocausto. Il tutto sarà accompagnato da brani di musica classica dal vivo e foto.

lunedì 26 gennaio 2015

Due calci al rigore

Prima Draghi che annuncia il programma della Bce per gli acquisti dei titoli di Stato (60 miliardi al mese per 6 mesi) per aiutare a risollevare le casse degli Stati UE in difficoltà e rimettere in circolo liquidità e ora Tsipras con la vittoria alle elezioni, che ha già promesso che non rispetterà gli accordi firmati dai suoi predecessori per il pagamento dei debiti della Grecia. Grazie al presidente della Bce e al leader di Syrza, nell'ultima settimana la politica dell'austerity della UE ha subito un paio di spallate che sicuramente avranno effetto.

domenica 25 gennaio 2015

L'onestà di Grillo

Durante l'evento di ieri del M5S (La notte dell'onestà) Grillo ha accusato Napolitano per non avere dato l'incarico di governo al suo movimento: "Se non fosse stato per un presidente che ha lavorato contro la libertà e la democrazia di questo Paese, noi saremmo al Governo!". Solo che che nel video ripreso in un incontro tra il comico e i suoi parlamentari, lui stesso sveli il proprio bluff e che non erano in grado di governare.

Il nuovo Isee con tanti ma

Il nuovo modello Isee (lo strumento fiscale che serve per valutare la situazione economica delle famiglie e ottenere agevolazioni per il welfare) è stato studiato con nuove norme per identificare meglio le condizioni di bisogno della popolazione e consentire soprattutto di contrastare le tante pratiche elusive ed evasive che caratterizzano le prestazioni sociali. Per i "furbetti" quindi si attendono tempi duri. Ma anche per i contribuenti onesti. Ci sono infatti una serie di disagi e incongruenze: innanzitutto le nuove norme (che prevedono la denuncia di conti correnti, fondi bancari e proprietà immobiliari) sembra restringano il numero di chi può accedere alle agevolazioni; ci sono poi i ritardi per quanto riguarda la convenzione tra Inps e i Caf, bloccati perché chiedono un aumento dell’onorario per ogni pratica visto che i nuovi modelli prevedono calcoli più complessi e richiedono un maggiore impegno e più tempo, con il cittadino che deve quindi per il momento arrangiarsi da sé, con il rischio di perdere le agevolazioni; inoltre ci sono dei casi al limite dell'assurdità che effettivamente vanno rivisti per non danneggiare categorie già deboli. Occorre quindi una proroga, e magari una revisione.

sabato 24 gennaio 2015

Incarichi assegnati... senza assegni

Il Presidente della Provincia Gunnar Vincenzi ha assegnato le deleghe ai consiglieri provinciali del suo schieramento: Alfonso Attardo, Istruzione ed Edilizia scolastica; Paolo Bertocchi, Attività turistiche e promozionali, Patrimonio, Formazione professionale; Laura Cavalotti, Bilancio e Personale; Giorgio Ginelli, Lavoro, Agricoltura e Gestione faunistica; Carmelo Lauricella, Politiche sociali; Marco Magrini, Viabilità; Valerio Mariani, Trasporti, Ecologia ed energia, Ufficio d’Ambito; Fabrizio Mirabelli, Sicurezza e Protezione civile; Alberto Tognola, Attività culturali. Incarichi che, come previsto dalla riforma Delrio, sono tutti gratuiti (ai contribuenti varesini la “vecchia” Provincia costava circa 700.000 euro all’anno solo di stipendi di Presidente e Assessori).

Il nemico in casa

I tragici fatti di Parigi hanno creato allarmi. Ma soprattutto hanno rilanciato la strategia della paura e dell'odio, attraverso populismo e demagogia. E l'evento di Varese di oggi ad opera della Lega ne è l'esempio calzante. "Siamo in guerra" è il titolo dell'incontro, dove il nemico da combattere è appunto l'Islam, lo straniero, l'immigrazione, il diverso. Certo, non bisogna abbassare la guardia e prendere sotto gamba il fanatismo religioso che sfocia nel terrorismo, ma ciò non significa allargare l'ostilità ad un'intera comunità, segregandola e negandole diritti, finendo magari per soffiare sul fuoco. Piuttosto, ci si chiede come mai non ci si preoccupi allo stesso modo, e magari anche di più, di un nemico più concreto e pericoloso: la mafia, la 'ndrangheta, organizzazioni criminali che hanno ormai occupato il nostro territorio. Un'occupazione portata a termine proprio negli ultimi 20 anni in cui il dito era puntato ad una supposta minaccia esterna, perdendo così di vista il pericolo reale che avevamo in casa. E non del tutto inconsciamente.

Un Paese very bello

verybello.it: il portale web per promuovere nel mondo il calendario con più di 1.300 eventi culturali in Italia durante il periodo dell'Expo.
(E intanto sul web partono le ironie sul nome...).

venerdì 23 gennaio 2015

La Pendolarmontana

Domani si inaugura la tangenziale di Varese: pensate, ben 4 km di superstrada costati circa 300 milioni di euro. Tutti pagati con i soldi della Regione. Per essere precisi, soldi che provengono da tagli agli investimenti delle ferrovie (con conseguenti disagi) e dagli aumenti degli abbonamenti dei pendolari, di fatto i veri finanziatori di un'opera che lascia molte perplessità, andando contro ogni logica e contro le indicazioni del Libro Bianco dei trasporti della Commissione Europea: sviluppare politiche per favorire il trasferimento di merci e viaggiatori dalla strada al trasporto collettivo. Invece siamo la regione con il più alto livello di motorizzazione privata d'Europa e con i più seri problemi di inquinamento da traffico, con le ferrovie in dissesto e decine di cantieri per opere autostradali inutili.

giovedì 22 gennaio 2015

Caos casa

Sfratti in continuo aumento (grazie anche al mancato rinnovo del blocco nella legge di Stabilità), edifici sfitti, occupazioni abusive: quello della casa sta diventando una vera e propria tragedia per centinaia di migliaia di famiglie italiane. Manca assolutamente una politica di edilizia pubblica nazionale (anche perché mancano i soldi, ma anche le idee, per attuarla), sono quasi a zero le agevolazioni per la casa a favore dei giovani (che così sono costretti a stare in famiglia), c'è poca chiarezza nei meccanismi di assegnazione sempre per quanto riguarda il pubblico. E nel privato, va calmierato il mercato degli affitti.

mercoledì 21 gennaio 2015

Banche sempre meno popolari

Con un decreto, il governo intende trasformare le banche popolari in Spa, cambiando così le regole di voto. Fino ad oggi in assemblea si contava un voto per ogni socio indipendentemente dalle azioni possedute. E questo teneva tutto bloccato, impedendo cambiamenti e favorendo lobby e gruppi di controllo così consolidati da sembrare inamovibili. Il provvedimento riguarderebbe comunque le banche popolari con più di 8 miliardi di attivi (tra cui la UBI) e vede escluse le Bcc (banche di credito cooperativo). Una decisione che pare positiva, ma si dovrà stare attenti alle speculazioni da parte di chi potrebbe acquisire azioni per tentare scalate ai vertici degli istituti. Con il rischio, oltretutto, che, fondendosi magari in grandi gruppi, queste banche perdano il legame con l'economia del loro territorio.

martedì 20 gennaio 2015

Preferenze e prefeRenzi

L'assemblea dei senatori democratici ha votato per il sì all'Italicum (71 voti a favore, 29 contrari + 1 astenuto) ma la minoranza Dem annuncia la propria contrarietà alla mancanza delle preferenze nella riforma, con il sistema dei capilista bloccati. La riforma elettorale voluta da Renzi presenta in effetti pro e contro, e in diversi punti (come appunto le preferenze) andrebbe senz'altro rivista (pur dando atto che l'impianto iniziale ha già subito alcune modifiche ed è senz'altro migliorato). Di certo garantisce la governabilità per chi vince, e visti come sono andati gli ultimi anni, ci sarebbe finalmente uno stop definitivo al perseverare delle larghe intese. Spiace constatare però come all'interno del Partito non si sia riusciti a instaurare un dialogo, trovando quanto meno compromessi e venendosi incontro, ma assistendo piuttosto a un muro contro muro. Una situazione esasperata senza dubbio dal famigerato "patto del Nazareno", l'accordo siglato da Renzi con Berlusconi sulle diverse riforme, senza che vi sia traccia di un documento scritto, lasciando così aperti sospetti e ambiguità. La sensazione comunque è che il conflitto non sia limitato alla riforma in questione: in ballo c'è la leadership del Segretario, che si vuole ridimensionare. E non è detto che il duello non si protragga anche nella scelta del nuovo inquilino del Colle. Renzi ha comunque i numeri per vedere passare in Parlamento la sua legge elettorale: ma sarebbe una vittoria di Pirro raggiungere l'obiettivo grazie ai voti di Forza Italia e Ncd. Con probabili ripercussioni sul governo. E sarebbe un duro colpo anche per il Partito, a rischio rottura.

Prendere ai ricchi per dare al ceto medio

Non è la mission di un moderno Robin Hood, ma il nuovo fisco proposto da Obama: imposte più alte sui ricchi (colpiti i «capital gain», non i redditi da lavoro) da redistribuire al ceto medio in difficoltà sotto forma di sgravi fiscali per le famiglie con figli e misure di sostegno sociale (soprattutto il college gratis per quasi tutti gli studenti e l’aspettativa di paternità pagata). Una riforma così farebbe davvero cambiare verso all'Italia.

Inammissibile

La Consulta boccia il referendum contro la legge Fornero proposto da Salvini. Proprio lui, che sull'argomento faceva il maestrino a Grillo... Eppure bastava leggersi la Costituzione (art. 75). Ma per quanto riguarda la consultazione di libri, forse ha ragione Renzi. Battute a parte, sta di fatto che le firme raccolte con grande cagnara sono risultate inutili e la richiesta di referendum inammissibile. Quantunque la riforma Fornero vada profondamente modificata (per riparare ai grossi torti subiti dagli esodati e coloro che sono stati eccessivamente penalizzati), a mio parere è inammissibile che si speculi lanciando false promesse attraverso una campagna populista fatta anche di toni forti solo per acquisire visibilità e ingannare gli elettori. Servendosi tra l'altro di uno strumento altamente democratico (quasi sacro, oserei dire) come il referendum.

lunedì 19 gennaio 2015

Camere familiari

Alla Camera e al Senato i maggiori intrecci familiari per quanto riguarda vari incarichi d'ufficio e amministrativi (consiglieri, commessi, segretari ecc.). Più che una democrazia sembra una dinastia.

Un'Italia poco incoraggiante

I dati sulla situazione economica/finanziaria e dell'occupazione non offrono prospettive rosee: il debito pubblico è in continuo aumento (nel 2014 è cresciuto di 8,2 miliardi al mese), il numero degli italiani così scoraggiati da non provare nemmeno a cercare lavoro è arrivato a 3,6 milioni (il 14,2% della forza lavoro, un'incidenza 3 volte superiore rispetto alla media UE), la disuguaglianza sociale è arrivata a un punto tale che le 10 famiglie italiane più ricche hanno un patrimonio superiore a quello dei 20 milioni di italiani più poveri. L'unica nota positiva è che sale il ceto produttivo e scivolano in basso i capitalisti italiani che basano i loro affari su concessioni pubbliche o investimenti immobiliari e finanziari.

No ai gay, sì ai pedofili

E' "il quadretto" del contestato convegno tenutosi a Milano e avallato dalla giunta Maroni (addirittura con il logo di Expo): davvero complimenti.

Update: Maroni prende le distanze da Don Inzoli, affermando di non averlo mai conosciuto. In realtà lo aveva già incontrato...

domenica 18 gennaio 2015

Bufale e somari

Sul web è ormai pratica diffusa creare ad arte una bufala. Per questo prima di diffondere una notizia, se contiene del sensazionalistico o rischia di ledere la dignità personale di qualcuno, è bene accertarsi che sia fondata. In particolare se ricopri una carica istituzionale: perché altrimenti fai proprio una brutta figura e dimostri di non essere degno di rappresentare i cittadini.

sabato 17 gennaio 2015

Cofferati perde nel PD e il PD perde Cofferati

Dopo le dure polemiche seguite alle Primarie in Liguria, Sergio Cofferati lascia il Partito. Un addio che addolora, visto che Cofferati è uno dei 45 fondatori del PD. D'altra parte questa decisione appare se non pretestuosa sicuramente rinunciataria, e da un combattente di razza come l'ex-sindacalista non ce lo saremmo aspettati. Di sicuro, qualcosa nel meccanismo delle Primarie andrà rivisto, perché da troppo tempo ormai assistiamo a spettacoli indecorosi e situazioni ambigue.

Maroni fuori moda

Gli stilisti Dolce e Gabbana celebrano in passerella a Milano il valore della famiglia, facendo sfilare tutte le famiglie: "L'amore degli altri non deve fare paura. Le famiglie degli altri non devono spaventare. Perché la famiglia, qualunque famiglia, è oggi un simbolo da celebrare". Una risposta elegante e indiretta al congresso omofobico che sempre oggi si tiene nel palazzo della Regione, col beneplacito del Presidente Roberto Maroni. E ancora una volta le istituzioni lombarde si dimostrano fuori dal tempo e ancorate a un passato obsoleto. Ma per fortuna questa parentesi oscura sta per chiudersi per sempre.

Direzione Quirinale

"La Direzione del PD è convocata in modo permanente fino all'elezione del Presidente della Repubblica": con queste parole Matteo Renzi ha fatto capire ieri quanto la corsa al Quirinale sarà cruciale per il futuro dell'Italia e per quello del Partito. "Il PD sarà colpevole se stavolta si fallisce sul Quirinale". E dopo la vicenda-choc del voto dei 101 traditori che silurarono Prodi 2 anni fa, per i parlamentari democratici "è arrivata l'occasione per restituire a voi stessi e a chi vi ha votato il senso dell'orgoglio: siete in grado di governare, di eleggere il presidente della Repubblica e dare speranza al futuro degli italiani".

venerdì 16 gennaio 2015

Corruzione spicciola

Tangenti e sprechi continuano a imperversare. E oltre a spese pazze, c'è chi si accontenta proprio di poco.

Pagano gli esenti da colpe

Dalle Regioni parte la proposta di abolire l'esenzione ticket agli over-65 per fare fronte al contenimento della spesa sanitaria. Una proposta assolutamente inaccettabile, che va a colpire ancora i più deboli, che già hanno pagato. E piuttosto ci saremmo aspettati di vedere misure per combattere gli sprechi, i clientelismi e il malaffare, vera causa del dissesto in cui ci troviamo.

La Lega resta di Stucchi

Sulla vicenda della liberazione di Greta e Vanessa, la Lega attacca su un presunto riscatto in denaro pagato ai terroristi per il rilascio delle due volontarie. Ma a smentire i fu-padani è l'onorevole Giacomo Stucchi presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, organo di controllo dei servizi segreti italiani, e facente parte proprio della Lega Nord, che non ha dubbi a riguardo: "Non è stato pagato un riscatto da 12 milioni di euro. Una cifra inverosimile, diffusa per destabilizzare l'opinione pubblica - dichiara Stucchi - la prassi per l'Italia è di non pagare, ma raggiungere accordi per esempio di fornitura di materiali di soccorso".

giovedì 15 gennaio 2015

Presto a casa

"Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sono libere, torneranno presto in Italia": con questo tweet Palazzo Chigi annuncia la liberazione delle due giovani volontarie italiane rapite il 31 luglio scorso in Siria. Presto potranno quindi riabbracciare le proprie famiglie.

In Svizzera si cambia

Dopo anni di trattative, l'Italia e la Svizzera hanno raggiunto un accordo fiscale che facilita il rientro di capitali da parte di quei contribuenti italiani che li avevano portati nelle banche elvetiche. Chi sfrutterà la sanatoria potrà regolarizzare la propria posizione senza ripercussioni penali, ma dovrà dichiarare e pagare al fisco quanto dovuto. Tuttavia, c'è un bel contentino, visto che sempre oggi la Banca centrale svizzera ha deciso di abolire il tasso di cambio minimo di 1,20 franchi nei confronti dell'euro, portando di fatto le due monete in parità: rimpatriare denaro e cambiarlo in euro risulta quindi molto più vantaggioso.

mercoledì 14 gennaio 2015

Vitalizi sì, sacrifizi no

54 ex-consiglieri regionali (tra cui i condannati Nicoli Cristiani, Zambetti e Simone) fanno ricorso al Tar contro il taglio ai loro vitalizi deciso da Regione Lombardia, su una proposta di legge PD. E dire che la riduzione è fissata fino al 2018 ed è appena in media del 10% (16% per chi percepisse oltre 4mila 500 euro). In pratica si sarebbe chiesto un piccolo sacrificio che avrebbe comportato un risparmio per la Regione attorno ai 500mila euro all'anno. Ai comuni cittadini in questi anni si è preteso molto di più.

Sempre caro ci sarà quest'ermo Colle

E' arrivato il giorno delle dimissioni di Giorgio Napolitano: lascia dopo 9 anni di Presidenza, l'unico ad essere stato eletto due volte. Il Presidente è stanco, data anche la sua età, e il doppio mandato intenso ha avuto il suo peso. In questi anni è stato l'unico garante delle istituzioni e non a a caso anche la figura politica che più ha ottenuto la fiducia degli italiani. Il suo unico rammarico è sicuramente quello di non avere visto attuate sotto i suoi due mandati le riforme tanto attese e necessarie per la svolta del Paese. Ma non è detto che non vi si adoperi anche dopo il suo addio. Un grazie a Napolitano per quanto fatto in prima persona, spesso in solitudine, anche più del dovuto, come quando ha accettato di risalire al Colle: una scelta sofferta quanto soggetta a critiche. E ora impazza il toto-nomi del suo successore: anche se sarà molto difficile, l'augurio di tutti è di ritrovare un personaggio della stessa statura politica.

martedì 13 gennaio 2015

Meno di nulla

Salvini giudica il semestre europeo guidato da Renzi "un nulla". Certo, la presidenza di Matteo Renzi, nonostante lodi e giudizi positivi, non è esente da critiche. Ma Salvini alla guida del suo partito (e pure in Europa) ha fatto anche peggio, visto che il bilancio ad oggi vede fallimenti e licenziamenti (e la stessa questione riguarda anche un altro "campione di promesse").
Per questo condividiamo in toto le risposte (anche pungenti) date da Renzi al segretario della Lega (vedi video).

Update: e Salvini una volta di più dimostra di essere solo un chiacchierone... (dando ragione a Renzi)

Partite dall'Inps

Le partite Iva, autonomi e freelance, fuggono dalla gestione separata dell'Inps: la pressione sia fiscale che previdenziale (al 33%) si è fatta troppo alta ed è divenuta ormai insostenibile. E stiamo parlando oltretutto di una fascia di lavoratori (circa 1,3 milioni) dall'età relativamente giovane, per i quali il Job's Act non prevede alcuna tutela. Invece occorrerebbero interventi ben definiti: rivedere la no tax area, ferma a 5 mila euro di reddito annui, contro gli 8 mila di un dipendente; concedere anche agli autonomi gli eventuali bonus, come quello degli 80 euro accordato ai dipendenti nel 2014 e 2015; chiarire in maniera inequivocabile in quali casi si debba pagare o meno l'Irap; modificare il sistema di detraibilità dei costi (le spese in formazione sono detraibili solo al 50%, ed è sempre difficile detrarre le spese di trasferta quando si ha la necessità di viaggiare molto perché hanno un tetto molto basso, al 2%).

lunedì 12 gennaio 2015

Una provincia che fa la differenza

Il Varesotto ha raggiunto il 63% della raccolta differenziata, con 34 comuni che hanno superato la soglia del 70%, ottenendo così il secondo posto in Lombardia e il 18° a livello nazionale. Un ottimo risultato che ci pone in Italia tra le province eccellenti e virtuose, reso possibile non dall'incremento delle frazioni differenziate ma dal decremento dei rifiuti indifferenziati, che tra il 2012 ed il 2013 si riducono di un ulteriore 2% (sacco viola) e dell’1,8% (ingombranti). Per questo è importante la perfetta osservanza delle norme che regolamentano la raccolta del sacco viola e su cui Coinger e il nostro Comune insisteranno nei prossimi mesi con campagne e controlli sempre più accurati.

Paese che vai, evasione che trovi

Anche nella decantata Svizzera esiste il lavoro in nero da parte di artigiani: ben 2 su 3, perché "a noi conviene lavorare evitando di fatturare, mentre voi risparmiate dei soldi". Con l'evasione fiscale che raggiunge ben il 7,5% del valore del Pil. "E poi paradossalmente, nei Cantoni di frontiera come il Ticino, si alzano le barricate contro i padroncini italiani, accusati di rubare il lavoro ai colleghi svizzeri, con i loro prezzi stracciati".

domenica 11 gennaio 2015

Uniti contro il terrore

Più di 50 capi di Stato e di governo (tra cui il nostro premier Matteo Renzi) di tutto il mondo in prima fila alla manifestazione di Parigi che vede più di 1 milione di persone marciare insieme per dire no al terrorismo. La migliore risposta da dare all'azione criminale degli estremisti che con il loro atto vile avevano come obiettivo l'esatto opposto: diffondere la paura, seminare l'odio, isolare le nazioni, dividere i popoli.

sabato 10 gennaio 2015

Con le intese si allargano anche le Primarie?

Polemiche in Liguria per le Primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alle regionali di primavera, con uno dei candidati a cui è stato annunciato l'appoggio da parte di esponenti del centrodestra (Ncd in particolare), che parteciperanno così alle consultazioni. E il dubbio che segue a questa vicenda non è da poco: si rischia o no un inquinamento del voto, con uno snaturamento dello stesso, visto che le Primarie rappresentano uno strumento di partecipazione democratica rivolto a tutti i cittadini ed elettori che vogliono scegliere il proprio candidato presidente sulla base dei valori condivisi nel centrosinistra?

Dopo le belve arrivano gli sciacalli

E' triste (e nauseante) vedere che ci sia chi strumentalizza e specula in maniera vergognosa sugli atti criminali di questi giorni a Parigi, in Francia come in Italia. E anche dichiarazioni di questo tipo sono da accomunare ad atti terroristici, perché altro non fanno che fomentare odio e paura: proprio gli obiettivi che si pongono gli estremisti islamici con le loro vili azioni, facendo così il loro gioco. Da notare poi che dietro a politici irresponsabili quanto opportunisti e demagoghi, si muova una stampa infame diretta da quei cialtroni che qualche anno fa avevano accusato l'estremismo islamico di un attentato in Norvegia ancora più efferato che invece poi si scoprì essere stato compiuto da un fondamentalista cristiano e vicino agli ambienti dell'estrema destra xenofoba: insomma, uno della loro specie.

P.S.: oltre a bestie feroci e altre spregevoli, c'è da annoverare anche il raglio di qualche asino...

venerdì 9 gennaio 2015

Vie di fuga per l'evasione

Non c'è bisogno di inserire soglie di impunibilità per chi evade: esistono dei buchi nella giustizia che già consentono ai colpevoli di farla franca. Piuttosto, visto che si vuole mettere mano alla riforma della giustizia, rivediamo le norme su prescrizione e decadenza, per evitare che si ripetano simili oscenità.

giovedì 8 gennaio 2015

La manina-ammissione

Matteo Renzi si assume la responsabilità della manomissione (o maninammissione) dell’articolo 19 bis del decreto fiscale a favore dei grandi evasori (Berlusconi compreso). Il mistero che aleggiava in questi giorni sull'autore del decreto è finalmente svelato. Resta da capire il perché di questo atto, che appare sostanzialmente indecente quanto demenziale. Non certo (e solo) perché favorisce Berlusconi, ma dà oggettivamente una via di fuga agli evasori, in particolare nei grandi gruppi. E ancora meno si capisce perché si debba attendere il 20 febbraio per rimediare al grossolano errore: se si è ammesso lo sbaglio, si corregga subito.

mercoledì 7 gennaio 2015

La violenza dell'intolleranza

C'è solo sgomento di fronte a una tale barbarie. Ma anche rabbia: perché questa barbarie non si può più tollerare.

martedì 6 gennaio 2015

Caro 2015

Con il nuovo anno arrivano i primi rincari: dall'acqua alle autostrade, dalle multe ai fondi pensione, dalla birra alle sigarette elettroniche, dall'Iva sul pellet ai contributi previdenziali della gestione separata Inps. Ci si consola (ma appena) con le novità positive della dichiarazione del 730 precompilata, online entro il 15 aprile, degli 80 euro per i bebè nati quest'anno (per redditi Isee sotto i 25 mila euro), degli sconti sui neoassunti (Irap e contributi), dell'Iva sugli ebook scesa al 4% e con la conferma degli ecobonus. E sarà proprio dura rilanciare i consumi senza un piano contro il disagio, che qualcuno ha attuato con successo e che magari dovremmo seguire.

lunedì 5 gennaio 2015

Fatto e crollato

Cronaca di una classica opera pubblica italiana: mesi di lavoro per portar a termine un viadotto e meno di una settimana dall'apertura per doverlo chiudere per un crollo.

IgnoRenza e traspaRenza

Sulla sconcertante vicenda dell'immorale norma del 3% inserita nel decreto fiscale (che consentirebbe di sfuggire a quelli “bravi a evadere”, mentre vengono colpiti comportamenti di rilevanza minore, al di là dei sospetti sulle ricadute politiche) il dubbio è se sia stata tentata una furbata (salvando appunto Berlusconi) o invece nessuno se ne sia reso conto. Furbizia o ignoranza, quindi. E in un caso o nell'altro, c'è comunque da preoccuparsi. Tenendo conto che non è la prima volta che accade una cosa simile. E soprattutto che poi alla fine si ignora quando, come e chi sia stato ad inserire o a togliere norme nei decreti. Sarebbe quindi il caso di passare dall'ignoRenza alla traspaRenza. Anche perché "è finito il tempo degli errori che non hanno mai un padre". O vale solo per i viadotti e i vigili?

Tsi può fare?

Per le elezioni in Grecia del 25 gennaio i sondaggi vedono in vantaggio la sinistra radicale di Alexis Tsipras, da sempre molto critico con l'euro e la politica economica della UE nei confronti del suo Paese. Anche se il leader della sinistra ellenica ha annunciato di avere come obiettivo primario la rinegoziazione del debito pubblico della sua nazione, i timori per una sua vittoria sono forti, perché minaccerebbe un'uscita dall'euro della Grecia, con il rischio di un effetto domino ad altri Paesi dell'Eurozona. Sempre che ciò "tsia" possibile. E indolore.

domenica 4 gennaio 2015

Quel 3% assurdo al 100%

Sulla vicenda del decreto fiscale c'è proprio da chiedersi: ma chi l'ha voluto e scritto? Perché al di là che sia o meno una norma salva-Silvio, ma approvare una soglia del 3% dell'evasione rispetto all'imponibile, al di sotto della quale il reato non sarebbe più punibile penalmente, è assurdo e deleterio, e va contro tutti gli annunci di lotta all'evasione lanciati nelle ultime settimane. In un Paese come il nostro in cui l'evasione è la maggiore piaga, non ha proprio alcun senso ed è immorale fornire scappatoie, in particolare ai grandi gruppi, per i quali il 3% del fatturato non rappresenta certo cifre irrisorie.

sabato 3 gennaio 2015

Con LUI non hanno proprio niente a che fare

Beppe Grillo e Matteo Salvini sfruttano l’immagine di Pertini in una maniera indecorosa. Penso, per come e quanto lo ho conosciuto, che se Pertini fosse vivo disprezzerebbe quei due personaggi. Un precetto che è stato infatti al centro della sua vita: il vero uomo politico è quello che ha degli ideali e che li persegue prescindendo dagli interessi di bottega. A me pare che, esattamente al contrario, sia Grillo sia Salvini strumentalizzino tutto, compreso Pertini, per interessi di bottega che prevalgono sugli ideali. Forse perchè di ideali non c’è traccia”.
Così Umberto Voltolina, presidente della Fondazione Pertini e cognato dell’ex presidente della Repubblica, sul fatto che in queste ultime settimane sia stata evocata in modo indegno la figura di Sandro Pertini dal MoVimento 5 Stelle e dalla Lega.

Per una scuola da Nobel

Daniele Manni da Racale, un docente di informatica di Lecce, finalista nel mondo al Premio Nobel per l'insegnamento, chiede al premier Renzi di passare dalla teoria alla pratica, ovvero che gli annunci sulla scuola fatti dal governo diventino quest'anno azioni concrete, agendo e creando risultati e non solo annunciando cambiamento e innovazione. Partendo magari da maggiori investimenti e da stipendi più dignitosi ai nostri docenti, che risultano essere i peggio pagati.

C'è gente che va curata

E non sono certo i gay, ma chi ne è ossessionato e sostiene derive oscurantiste al di fuori della storia e della scienza. E purtroppo queste persone rappresentano la nostra Regione e una vetrina importante per l'Italia come l'Expo. Che vergogna.

venerdì 2 gennaio 2015

Vigili e presenti

Il caso dei vigili di Roma (ma anche dei macchinisti della metro) assenti in massa per malattia all'ultimo dell'anno, apre un'ulteriore polemica sulla questione del Jobs Act legato ai dipendenti pubblici. E' vero che nel pubblico impiego purtroppo a volte siamo di fronte a situazioni clamorose di incresciosa negligenza, però non è il caso di generalizzare e prendere così il pretesto per applicare norme che andrebbero poi a penalizzare tutti i lavoratori, compresi quelli che il loro dovere lo fanno fino in fondo. Piuttosto, chi deve controllare, vigili con attenzione e separi le mele marce da quelle sane: questo le attuali leggi già lo consentono.

Giustizia a due velocità

A Padova il sindaco leghista decide una speciale 'sanatoria' per le ammende nei tratti dove sono in funzione autovelox fissi con il limitea 90km/h, permettendo così a chi ha suv e fuoriserie di sfrecciare impunemente (e con un danno erariale di svariati milioni per le casse del Comune). Nello stesso tempo, pugno di ferro con i senzatetto trovati a dormire, al freddo, sui marciapiedi. E' proprio il caso di dire che vige la legge del più forte.

giovedì 1 gennaio 2015

Un 2015 all'altra metà del cielo

Questo inizio anno lo apriamo con gli auguri di Samantha Cristoforetti, la prima astronauta italiana nello spazio, con l'augurio a nostra volta che il 2015 sia un anno positivo per le donne: che possano trovare la giusta considerazione, con le medesime opportunità date agli uomini; che non siano più vittime di violenze e discriminazioni; che abbiano tutto lo spazio e la considerazione che meritano; che siano di guida per tutti noi.
Come una stella polare.

P.S.: e a proposito di auguri alle donne, speriamo vivamente che Greta e Vanessa tornino presto a casa.

Il 2014 del PD

Il racconto dell'anno appena trascorso attraverso i momenti e le fasi più importanti.