domenica 31 luglio 2011

apPD

E' disponibile l'applicazione per iphone per conoscere le ultime notizie sul PD e guardare i video di youdem anche sul proprio iphone ed ipod touch.

Resistenza all'attacco

L'ANPI prende posizione contro i vergognosi manifesti fascisti di Tradate. E sulla sconcertante reazione del sindaco Candiani.

Smuovere le acque

Il gruppo Vedano Progresso continua la sua indagine sulla presenza della trielina nell'acqua di Vedano, e pone qualche dubbio sulla "evaporazione" delle analisi di maggio.

Tutto fumo?

La domanda è: ma se Bossi considerava così "odioso" il ticket della sanità, perché allora l'ha approvato nella manovra? Perché non inserire subito al suo posto la tassa sul fumo come chiede ora? Intanto, la Lega vota l'ennesima legge ad personam per Berlusconi.

sabato 30 luglio 2011

Il PD dice no alla caccia al disabile

"È inaccettabile che i veri invalidi siano costretti a iter burocratici senza fine per vedere riconosciuto un loro diritto. E' necessario semplificare le periodiche verifiche sullo stato di invalidità che obbligano a estenuanti perdite di tempo persone con pesanti disabilità fisiche. È assurdo che debbano sottoporsi a visita anche portatori di invalidità irreversibile". Così Margherita Miotto, capogruppo in commissione Affari sociali della Camera del Partito Democratico, che ha fatto approvare la mozione che chiede al governo di modificare le norme volute dai ministri Brunetta e Tremonti che costringono a estenuanti procedure burocratiche coloro che realmente hanno diritto alla pensione di invalidità. Una vera e propria persecuzione nei confronti dei più deboli, come testimonia anche Alessandro.
Per colpire i soliti furbi, ci sono altri mezzi che non sparare nel mucchio e colpire gli onesti.

Quando c'era lui

«Per la gente come me che crede ancora nei valori morali, nella famiglia e nel rispetto della persona, è importante ricordarlo per quello che ha fatto. Perché la gente ha dimenticato certe cose. O non vuole ricordare o è disinformata, perché basterebbe prendere in mano certi documenti, certe leggi fatte quando c'era lui nel ventennio e ci si renderebbe conto che le cose erano diverse».
Questa è l'opinione sul Duce di Fernando Corrias, il barista tradatese che ieri ha fatto affiggere sulle bacheche comunali di Tradate i manifesti con gli auguri per il compleanno di Benito Mussolini (nato il 29 luglio 1883).
Però è il sig. Corrias che ha dimenticato i fatti del ventennio, o più probabilmente non ha mai saputo:
- delle leggi razziali e dei milioni di ebrei deportati e uccisi
- delle misere condizioni in cui si trovava gran parte della popolazione italiana
- dei milioni di morti causati dalla guerra in cui il suo Duce ci ha trascinati
- del manganello e dell'olio di ricino riservati a chi aveva un pensiero diverso dal regime
- della prigionia e anche dell'assassinio perpetrati ai danni degli avversari politici del fascismo
.
Quanto ai valori citati e in cui dice di credere, possiamo assicurare che trovano più riscontro in personaggi come De Gasperi, Sandro Pertini o Aldo Moro.
Però oggi siamo in democrazia e il sig. Corrias può esprimere liberamente il proprio pensiero, per quanto distorto esso sia.
A quei tempi, malgrado le sue deliranti convinzioni, non avrebbe potuto farlo.

Affitto in nero? No, accordo verbale

Se un proprietario di casa verrà accusato di farsi pagare l'affitto in nero dai propri inquilini, per scagionarsi potrà utilizzare le motivazioni di Tremonti, il mago dell'economia creativa.
Oppure affidarsi al generatore automatico.

Breve o lungo, ma sempre su misura di Berlusconi

Mentre i titoli di Stato italiani vacillano, mentre la corruzione dilaga, ed il Paese avrebbe bisogno di riforme dedicate al lavoro, all'economia, al fisco, all'innovazione, Lega e Pdl pensano invece ai ministeri distaccati e alla giustizia ad personam.
Passa infatti con la fiducia al Senato il ddl sul processo lungo. L'ennesima legge creata per Berlusconi e salvarlo dalle aule dei tribunali. E per fare ciò, la medesima maggioranza e il medesimo governo riescono a mettere in cantiere due riforme della giustizia che si oppongono l'una all'altra: se tempo fa infatti era stato approvato il "processo breve" per fare durare di meno il dibattimento, adesso invece introducono delle norme che servono a dilatare i tempi del processo. Due leggi, per un solo obiettivo: salvaguardare Berlusconi. Il problema, però, è che in questo modo sono a rischio migliaia di altri processi, tra cui i veleni della Eternit o la strage alla stazione di Viareggio.
Una legge quindi che per salvare un plurindagato farà molti danni agli onesti. E come dice Famiglia Crisitiana: "La mafia ringrazia".

venerdì 29 luglio 2011

Il PD migliora la legge e tutela i parchi

Approvata ieri in Consiglio Regionale la tanto temuta legge sui parchi. Una legge che è stata però migliorata rispetto all'originale presentata da Pdl e Lega, grazie all'impegno del Partito Democratico e delle altre minoranze.
Ottenuti, in particolare 3 importanti risultati:
- la cancellazione dell’ampliamento delle deroghe
- la possibilità di modificare i confini
- la scelta del rappresentante della Giunta regionale tra amministratori, esperti o personalità del territorio.

A digiuno contro il magna-magna

Gaetano Ferrieri dal 4 giugno partecipa ad un presidio di protesta di fronte a Montecitorio, e da quel giorno ha iniziato uno sciopero della fame. Chiede, insieme ad altri cittadini, la riduzione del 50% dello stipendio di parlamentari e amministratori pubblici, taglio del 90% delle auto blu e una nuova legge elettorale.
Sarebbe davvero il caso che la politica meditasse su se stessa, prima che la reazione dei cittadini possa degenerare.

Un sistema malato

Anche oggi notizie di altri politici coinvolti in tangenti. Il malaffare sembra proprio un male diffuso, un virus inarrestabile che sta rosicando non solo l'establishment nazionale ad ogni livello, ma anche la fiducia dei cittadini in esso. La situazione è critica per il Paese, e davvero ci si chiede se riusciremo ad uscirne in queste condizioni.
Ciò che poi lascia ancora più perplessi, nei vari resoconti dei giri di mazzette, non è l'entità delle cifre in sé delle tangenti, ma le differenze di modalità tra ciò che avviene lecitamente e illecitamente. Scopri infatti che per fare affari e acquisizioni si utilizzano soldi "virtuali" grazie a fidi molto generosi concessi da parte delle banche, soldi che poi non si è in grado di fare rientrare. Mentre invece le "mazzette" sono soldi veri, magari preparati in comode valigette dalla propria banca di fiducia al momento del ritiro. E come non bastasse, i soldi veri (quelli utilizzati per le mazzette) si trovano tutti su conti esteri!
Un sistema del genere, quanto può ancora reggere?

La carta a punti

E' stato approvato ieri dal consiglio dei ministri l'"Accordo di integrazione tra lo straniero e lo stato", che prevede la carta di soggiorno a punti attraverso test di italiano e educazione civica. In due anni gli stranieri richiedenti il permesso di soggiorno dovranno imparare come funzionano il Parlamento e il governo, cosa dice la Costituzione, come si usa un congiuntivo, quali sono le regole civiche del nostro Paese.
In pratica, buona parte di quelle cose che a quanto pare non conoscono nemmeno molti esponenti delle forze politiche che hanno proposto il provvedimento.

ATM, tra sprechi, privilegi e sacrifici

Viene la nausea a leggere degli sprechi e dei privilegi avvenuti in ATM ai tempi della giunta Moratti: doppi e tripli incarichi con superstipendi, consulenze strapagate, auto di lusso e autisti concessi a spese dei contribuenti.
Mentre fa invece rabbia che siano adesso cittadini e clienti dei mezzi ATM a pagare i rincari sui biglietti per ripianare gli sprechi del passato.
E quelli che oggi contestano il sindaco Pisapia, dandogli del "Pinocchio", sono gli stessi che hanno permesso tutto quel malaffare, facendo per anni la parte "del Gatto e la Volpe". Dove erano infatti, mentre governavano?

Update: il sindaco Pisapia ha azzerato il Cda di ATM: «Alcune scelte effettuate dagli amministratori in passato, e che sono continuate in questi due mesi, sono chiaramente classificabili come sprechi e privilegi che noi non possiamo accettare proprio perché così ci siamo impegnati a fare con chi ci ha dato il voto». Ed è già stato troppo gentile nello spiegare la motivazione!

giovedì 28 luglio 2011

L'Italia chiede di cambiare. Ma il governo rimane sordo.

Non era mai accaduto: sindacati e associazioni di categoria, agricoltori e banche, cooperative e rappresentanti della grande industria hanno rivolto un appello congiunto al governo per fare fronte alla situazione economica e finanziaria dell'Italia, diventata di giorno in giorno più critica.
Ma anche mentre il Colle rivolge appelli per invitare all'unità, in un'Italia sotto attacco speculativo dei mercati, il governo che fa? Pone la fiducia sul disegno di legge del processo lungo, per salvare per l'ennesima volta Silvio Berlusconi dalle aule dei tribunali. E dell'Italia, chissenefrega!
Pensare che Andrea Orlando (il responsabile Giustizia del PD) aveva chiesto al nuovo ministro della Giustizia Nitto "Santa" Palma di fermare proprio l'obbrobriosa legge del processo lungo. E questo invece è stato il segnale.
Intanto, le grandi iniziative che il governo ha sempre vantato come successi si stanno rivelando dei terribili bluff: Alitalia sembra prossima alla svendita ad Air France, dopo essere stata salvata sulle spalle dei contribuenti italiani; a L'Aquila, invece, la ricostruzione con appalti senza regole e concessi alle cricche, rischia di essere più devastante del terremoto.

Parchi lombardi ancora in pericolo

Pdl e Lega ci riprovano: nonostante fosse stata bocciata un mese fa, ecco rispuntare la legge "ammazzaparchi", che oltre ad espropriare i comuni dal controllo dei parchi (che di fatto passerebbe direttamente solo alla Regione), prevede anche deroghe troppo facili per poter costruire nei parchi.
Una legge studiata apposta per permettere ulteriori colate di cemento nei nostri parchi, magari con opere come l’autostrada Varese-Como-Lecco, che rischia di distruggere territori di pregio ambientale. Un progetto contro cui il PD ha presentato una mozione nei comuni attraversati dall’opera.
Intanto oggi, si tiene un presidio davanti al Pirellone insieme al Coordinamento associazioni parchi lombardi.

La lezione di Berlinguer 30 anni dopo

Esattamente 30 anni fa Enrico Berlinguer rilasciava un'intervista sulla questione morale dei partiti: una lezione a tutt'oggi attuale ma, a quanto pare, non ancora appresa.

mercoledì 27 luglio 2011

Ci voleva la magia

Per trasformare il Trota in un consigliere regionale.
P.S.: solitamente nelle fiabe c'è un ranocchio che si trasforma in principe. Ma questa è una fiaba padana...

Il dovere dell'accoglienza

A Gallarate sono giunti i rifugiati (africani e asiatici) scappati dalla guerra in Libia. Un gruppo di 17 persone, che prima della guerra avevano un posto di lavoro.
La comunità islamica e quella pakistana di Gallarate si sono subito messe in prima linea per dare accoglienza ai rifugiati. E l'hanno fatto non perché anche loro sono di origine straniera, ma perché si sentono cittadini di Gallarate: loro vogliono dare una mano al Comune in quanto l'accoglienza è un dovere civico.
Nel frattempo i rifugiati cercano di ricambiare l'ospitalità sistemando il parco della struttura che li ospita: magari così riusciranno anche a vincere la diffidenza di alcuni residenti della zona, cercando di fare capire che sono qui in Italia non di loro volontà, ma perché spinti dalla guerra, ed hanno voglia di integrarsi per ricominciare qui in Italia.

Dobbiamo tenere aperti quattro occhi

La lettera di Pierluigi Bersani al Corriere sulla questione morale e sulle vicende giudiziarie che di recente hanno coinvolto esponenti del PD:
"Noi non rivendichiamo una diversità genetica. Noi vogliamo dimostrare una diversità politica".
"I nostri principi sono: fiducia nella magistratura, rispetto assoluto delle istituzioni, presunzione di innocenza secondo il principio costituzionale".
"Chiediamo una legge sui partiti che garantisca bilanci certificati, meccanismi di partecipazione e codici etici, pena l’inammissibilità a provvidenze pubbliche o alla presentazione di liste elettorali".
"Noi abbiamo già fatto molto per predisporci autonomamente a quella prospettiva. Abbiamo in vigore un codice etico più restrittivo rispetto alle garanzie del percorso giudiziario. Abbiamo recentemente approvato un codice da sottoscrivere da parte dei nostri amministratori per garantire trasparenza dei loro redditi e nelle procedure di appalto e di gestione del personale. Abbiamo applicato per i candidati alle recenti elezioni il codice suggerito dalla commissione Antimafia. Unico fra tutti i partiti italiani, fin dalla sua nascita il Partito democratico sottopone il proprio bilancio ad una primaria società indipendente di certificazione".
"Sappiamo, anche per il futuro, di non poter essere immuni da sospetti più o meno fondati e da rischi. Sappiamo che anche noi dobbiamo aprire quattro occhi".

martedì 26 luglio 2011

Nulla di nuovo dal fronte settentrionale

Come conferma la "voce del Nord".
P.S.: certo che i "ministeri" già chiusi per "ferie", nemmeno a Roma...

Missioni all'estero. E in Italia?

Oggi al Senato si vota il decreto legge per il rifinanziamento delle missioni militari all'estero, tra cui quella in Afghanistan, dove ieri è rimasto ucciso un altro dei nostri soldati.
La Lega, pur dichiarandosi contraria, voterà a favore. A quanto pare solo l'Idv voterà contro il rifinanziamento. Abbandonare quel Paese ora potrebbe significare un disastro per la sua popolazione. Però, a distanza ormai di 10 anni non abbiamo assistito a grandi progressi. Per cui la domanda è: rimaniamo pure, ma non è che conviene cercare altre vie rispetto alla strategia fin qui adottata?
Ci chiediamo poi se il finanziamento riguarderà solo le nostre truppe impegnate all'estero o anche i soldati impiegati nelle strade delle grandi città come Milano per l'operazione "Strade Sicure". Alcuni di loro infatti si sono rivolti ad un avvocato per tutelare la propria immagine e i propri diritti, denunciando la miseria operativa in cui sono costretti a prestare servizio: abbandonati a se stessi; a far la guardia al nulla; soffitti ammuffiti e bagni inguardabili, con a disposizione pochissime docce, rotte e insufficienti per tutte le unità; costretti a percorrere a piedi anche 2 chilometri senza mezzi e chi vuole servirsi dell'autobus deve pagarsi il biglietto di tasca propria; equipaggiamento inadeguato e jeep scassate; impossibilità di utilizzare il bagno duranti i turni di pattuglia e guardia; razioni d'acqua fornite con il contagocce. Il tutto nelle più totali disorganizzazione e insensatezza.
Più che impossibile, questa missione sembra davvero improbabile.

Il Paese dei vandali

Siamo in periodo di vacanze, e allora dedichiamo un post a turismo e arte, di cui dovremmo essere protagonisti a livello mondiale. Ma così non è, o meglio, lo siamo ma a livello negativo.
Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo (i famosi autori de "La casta", purtroppo ancora attuale), di recente hanno infatti pubblicato il libro "Vandali - L’assalto alle bellezze d’Italia", in cui denunciano le situazioni di degrado, scempio e anche di incapacità organizzativa e di valorizzazione del patrimonio artistico italiano (almeno la metà di quello mondiale) e delle bellezze naturali del nostro Paese. E questa situazione ha fatto sì che, nel giro di pochi anni, dai primi posti al mondo nel turismo in cui ci trovavamo, siamo finiti per precipitare per competitività al 28° posto. E la nostra classe politica interviene solo per tagliare ulteriormente fondi e risorse o pensa di risollevare il trend spargendo farsesche sedi distaccate di ministeri in giro per l'Italia.
Il libro sarà presentato questa sera ad Abano Terme alla Festa Nazionale del Turismo organizzata dal PD e che durerà fino al 1° agosto, con un ricco programma di interventi di prestigio, per discutere di politiche europee per la competitività e l’innovazione nel turismo, della qualità dei servizi turistici e diritti dei consumatori, delle opportunità per il territorio attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici.

Dalla Padania alla Norvezia

"Le idee di Breivik condivisibili": l'intervento dell'onorevole leghista Borghezio (nella foto) durante la trasmissione 'La zanzara' di Radio24, a proposito dell'assassino terrorista norvegese.

Update: la Lega si dissocia dalle dichiarazioni di Borghezio.
Poi però al Senato, il capogruppo Bricolo tenta di fare passare un emendamento per liberalizzare l'uso delle armi (compresa la commercializzazione di armi da guerra). Una follia, dopo quello accaduto ad Oslo.

lunedì 25 luglio 2011

Tedesco si dimette, ma dal PD

Alberto Tedesco non lascerà il Senato, ma dirà addio al PD con una lettera di dimissioni a Bersani, siccome "non si è sentito difeso dal Partito" e «non vedono l'ora che me ne vada». Poi, polemicamente aggiunge «perché non chiedono le dimissioni anche a Penati?».
E Filippo Penati, che nei giorni scorsi si era già autosospeso, proprio oggi annuncia le dimissioni dalla carica di vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia: «il mio primo obiettivo è quello di recuperare la mia onorabilità, di restituire serenità alla mia famiglia e non voglio che la mia vicenda e la conseguente martellante campagna mediatica creino ulteriori problemi al mio partito».

I pirati del Po

Il "sacro fiume" della Lega è diventato il regno incontrastato di bracconieri ungheresi: di giorno sono accampati sulle rive, e di notte organizzano delle vere e proprie scorribande. Tutto a causa di un pesce: il siluro (nella foto), che può superare i 2 metri di lunghezza e i 100 kg di peso. Una vera e propria balena di acqua dolce che arriva dall'Europa orientale, dove la sua carne è considerata una vera prelibatezza.
I pescatori ungheresi per catturare la loro preda ricorrono a mezzi illegali, come l'utilizzo di corrente elettrica, che però, oltre a stordire il siluro, fanno strage anche della fauna del fiume, che di fatto risulta impoverita del 50%, con gravi danni per i pescatori locali. I quali, sono anche vittime di furti da parte dei "predoni" magiari: barche e motori, infatti, vengono rubati durante la notte. E le autorità, nonostante i controlli, non riescono a fermarli: così 200 chilometri di sponda, tra Parma, Reggio, Cremona e Mantova, sono diventati zona a rischio, a causa di queste vere e proprie bande organizzate.
Il Po, che già soffre per l'alto livello di inquinamento dovuto agli scarichi e per il prelievo selvaggio della sabbia dell'alveo, deve perciò patire un'ulteriore piaga che rischia di dargli un colpo mortale.
Per questo motivo due senatrici del PD (Albertina Soliani e Cinzia Fontana) hanno presentato in Parlamento un'interrogazione al ministro Maroni: d'altra parte il Po è un patrimonio di tutti, e non solo delle ampolle leghiste.

Piuttosto che Berlusconi meglio Maroni? No, meglio piuttosto.

Gianfranco Fini prospetta un governo senza Berlusconi, affermando che andrebbe bene anche Roberto Maroni come premier, e che perfino il PD appoggerebbe una simile eventualità.
Sinceramente, siamo d'accordo che Berlusconi al governo rappresenti un serio problema per il destino del Paese, però (come afferma anche Enrico Letta) meglio comunque il voto che andare avanti con esecutivi guidati da chi in questi anni ha comunque appoggiato in toto Berlusconi, diventando così co-responsabile della tremenda situazione in cui ci troviamo.
Non dimentichiamocelo. E soprattutto lo tengano bene a mente i nostri esponenti.

Casa amara casa

Oltre al ritorno dell'Irpef (che in pratica sostituisce l'Ici abolita), sulla casa arriva una vera e propria stangata: riduzioni su bonus e agevolazioni per ristrutturazioni e risparmio energetico, aumento dal 21 al 25,2% della cedolare secca sugli affitti, tagli alle detrazioni fiscali previste per gli inquilini a sostegno del costo dell'affitto di casa, limiti per la detrazione Irpef per gli interessi passivi sui mutui prima casa (19% su un tetto massimo di spesa di 4 mila euro annui) e per la detrazione Irpef per le provvigioni pagate ai mediatori immobiliari per l'acquisto dell'abitazione principale (19% su un importo massimo di mille euro annui).
In totale, da qui al 2014, oltre 2 miliardi di costi che peseranno su tutti: chi abita nella propria casa, chi invece la dà in affitto e chi infine la prende in affitto.

domenica 24 luglio 2011

Sul PD i fantasmi di Tangentopoli

L'inchiesta su Filippo Penati porta alla ribalta un vecchio personaggio legato a Tangentopoli: Bruno Binasco, l’imprenditore arrestato nel 1993 per aver finanziato illecitamente il Pci tramite «il compagno G» Primo Greganti.
Binasco, manager del gruppo Gavio, è stato infatti chiamato in causa da un imprenditore "pentito" per aver finanziato illecitamente con 2 milioni di euro nel 2010 Filippo Penati.
Oltre a concussione e corruzione, si ipotizza anche il reato di finanziamento illecito ai partiti (che il PD ha prontamente contestato).
Penati, dal canto suo, respinge ogni accusa, denunciando semmai le contraddizioni di chi lo accusa.
Intanto, a Sesto San Giovanni, le sedi dei circoli PD locali oggi sono rimaste aperte per permettere agli iscritti di partecipare a riunioni, dove confrontarsi e discutere della vicenda, magari parlando direttamente a Giorgio Oldrini, attuale sindaco di Sesto, coinvolto anche lui nell'inchiesta.
Nonostante molti dei fatti contestati dalla Procura risalgano a metà degli anni '90 (quando ancora il PD nemmeno c'era), ci auguriamo che da parte dei magistrati venga fatta chiarezza al più presto, in modo da dissipare i dubbi e lo sconcerto degli elettori del PD.

sabato 23 luglio 2011

Ministeri a casa nostra

Visto che la Lega inaugura oggi a Monza le "sedi distaccate" dei ministeri (o quello che sono), perché ognuno di noi non può farsi il proprio ministero vicino a casa? Per Vedano abbiamo pensato a un ministero delle discariche (vedi immagine): sai com'è, magari non ci fanno il ministero, ma la discarica, di cui il paese ha tanto bisogno, invece sì...
P.S.1: lo so che è questo post una buffonata, ma l'iniziativa della Lega allora che cosa è?
P.S.2, da Repubblica.it: negli uffici non ci sono computer né telefono per il momento. Si tratta di spazi adibiti ad uffici a cui i cittadini si potranno rivolgere per comunicare con i governo "senza fare chilometri per niente", come ha precisato il sindaco di Monza Marco Mariani.
Ma il sindaco non lo sa che lo strumento migliore per non fare chilometri è proprio l'uso del telefono e del computer?
P.S.3: pare che anche Michela Brambilla voglia farsi il suo ministero a Monza. Si vede che il progetto è riservato ai ministri più inutili
P.S.4, giusto per indicare solo alcune delle contraddizioni che vengono, come sempre, dalle iniziative della Lega (e quindi anche da questa): gli uffici si trovano in Brianza, la terra dei mobilieri, ma le scrivanie arrivano da Catania; l'Alberto da Giussano è presente, ma al tricolore non è concesso di entrare; il federalismo mira a decentrare e a dare più autonomia agli enti locali, e invece chi lo propugna moltiplica il centralismo (e anche gli sprechi).

Sono sempre loro

E' il titolo in prima pagina del Giornale di famiglia di oggi, sulle terribili stragi avvenute ieri ad Oslo. Il quotidiano diretto da Sallusti (ma anche "Libero da nessuno", quello diretto da Belpietro, che di attentati se ne intende) infatti attribuisce (quasi con entusiasmo) la responsabilità degli attentati al terrorismo islamico, anzi agli islamici (perché loro si usa fare di tutta un'erba, e non solo di quella, un fascio...).
Poi si scopre chi è stato il vero attentatore: occidentale, bianco, di destra, anti islamico e ostile alla società multietnica.
E allora verrebbe da dire che il titolo del Giornale non è poi così sballato. O anche, che la paura a volte non si diffonde solo con le bombe, ma pure con l'informazione strumentale e faziosa.

venerdì 22 luglio 2011

Tedesco? Nein, danke!

Il caso di Alberto Tedesco è sconcertante quanto imbarazzante, per il Partito ma soprattutto per l'uomo.
Le sue dimissioni non solo dovevano essere chieste con forza e pretese fin dall'inizio della vicenda giudiziaria in cui è rimasto coinvolto, ma ancora prima non avrebbe dovuto nemmeno essere candidato, visto che risultava sotto indagine già nel 2007.
In Senato l'altro giorno il senatore pugliese ha chiesto il voto per l'autorizzazione a procedere per il suo arresto. Poi, il voto segreto e i soliti doppiogiochetti lo hanno salvato.
A questo punto sarebbe stato opportuno un passo indietro proprio da parte sua. E invece, non solo lo vediamo respingere questa eventualità, ma assistiamo a degli attacchi gratuiti, nella più squallida dialettica da "casta", verso chi, come Rosy Bindi e Debora Serracchiani, ne chiedono giustamente le dimissioni.
Ecco, Tedesco non ha proprio nessun diritto di occupare lo scranno in Senato, né può dire di rappresentare degli elettori, visto che non è stato eletto, ed occupa la carica attuale grazie al fatto che, come primo dei non eletti del suo collegio, è subentrato a Paolo De Castro, nel frattempo eletto al Parlamento europeo.
Quindi caro sig. Alberto Tedesco (senatore non mi sembra giusto chiamarla, visto che è una carica che non occupa per suoi meriti), come elettori del PD (anche se non fa più parte del gruppo al Senato) pretendiamo fin da subito le sue dimissioni e di mettersi così a disposizione della magistratura. Non lo chiediamo per il bene del PD, ma proprio per una questione di giustizia, che per noi rappresenta un punto fermo. Attenzione: giustizia, non giustizialismo. Siamo anche pronti a lanciare petizioni online, e poi a scendere anche in piazza. Non la stiamo già condannando: ci auguriamo anzi che sia innocente. Però il suo atteggiamento (ci scusi se lo diciamo) dà adito a qualche plausibile dubbio. Ci dia retta: prenda esempio da Filippo Penati, lasci la sua carica (che tra l'altro, lo ribadiamo, non le compete di diritto) e affronti a testa alta la giustizia come un qualsiasi cittadino. Anche perché, se pure il politico Tedesco potrà salvarsi dai tribunali grazie allo scudo dell'impunità per la carica che ricopre e/o a prescrizioni varie, l'uomo Tedesco perderà di sicuro il suo onore. E allora, oltre alla sua innocenza su cui confidiamo, ci dimostri anche che tiene al suo nome e alla sua dignità.

Consiglio comunale di Vedano Olona: una performance senza satisfaction

La mozione presentata ieri sera dal consigliere Orlandino di Vedano Progresso offriva spunti interessanti: in pratica veniva chiesta la creazione (all'interno dell'Informatore Comunale) di un questionario o uno strumento che permettesse ai cittadini vedanesi di esporre giudizi, idee e proposte per il paese.
Se la mozione appariva troppo dettagliata e vincolante, si poteva (di comune accordo) modificarla e votarla, perlomeno impegnando così di fatto il comitato di redazione a studiare dai prossimi incontri uno strumento adatto allo scopo. Ma così non è stato, e la mozione è stata respinta. La motivazione principale (a detta del sindaco) è che la nostra è "una democrazia rappresentativa" (?) e non partecipata, e quindi la giunta non può farsi condizionare dal parere di magari solo 2-300 cittadini che avessero risposto. Al di là che noi riteniamo invece indispensabile la partecipazione attiva dei cittadini, il fatto è che l'iniziativa di Vedano Progresso non prevedeva di creare condizionamenti o che i cittadini dettassero la linea, ma semmai poteva essere un modo per instaurare un dialogo più stretto con i cittadini (tenendo conto dei problemi di comunicazione che ha questa giunta) o per prendere atto di alcune criticità del paese.
C'è da dire che il sindaco aveva proposto il rinvio della mozione (trasformandola magari in interrogazione), in modo da portare la discussione nei prossimi mesi, in concomitanza con l'avvio del progetto di valutazione delle performance, partito circa 6 mesi fa. Una proposta però che ha poco senso, visto che la mozione di Orlandino prevedeva altro.
La valutazione delle performance altro non è che lo strumento "per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche" creato dal ministro Brunetta (il cretino, secondo Tremonti), e servirà a monitorare gli obiettivi prefissi e misurare la customer satisfaction, ovvero il gradimento del cittadino, denominato appunto customer (cliente in inglese). Un meccanismo piuttosto complesso, che speriamo porti risultati e non sia un altro spreco della solita CASTAmer.
Prossimo consiglio a dopo le ferie: a tutti, buona custoMAR satisfaction.

Nella Chiesa della Lega il Crocifisso ha il valore di un arredo

In Regione Lombardia passa il progetto di legge della Lega Nord sull’esposizione obbligatoria del Crocifisso negli spazi regionali. Un provvedimento voluto dalla Lega e approvato dal Pdl (ha votato a favore anche Nicole Minetti, una delle protagoniste del bunga-bunga...).
Il PD ha votato contro, sia per aspetti di natura etica che per possibili problemi di costituzionalità: «per sottolineare il disagio rispetto alla scarsa attenzione ai possibili problemi costituzionali e istituzionali e per evidenziare come una generica definizione del crocifisso come simbolo storico-culturale rischi di depotenziarne il significato e di trasformarlo in una sorta di suppellettile legata a una tradizione che non si è in grado o non si vuole rendere attuale con l’unica cosa che davvero conta, ovvero la testimonianza concreta dei valori che il crocifisso porta con sé e che non sempre sembra siano stati presenti nella storia della Lega».
Relatore del progetto di legge è il consigliere del Carroccio, Alessandro Marelli, che è anche il presidente, con il soprannome di «Capitan Lehander» (non è uno scherzo), della «Confraternita del Leone».
Siamo quindi alle solite: per la Lega la religione cristiana si risolve nell'appendere simboli al muro, tralasciando i forti valori di solidarietà e fratellanza presenti nel messaggio di Cristo e del Vangelo. Valori che il libro "Padroni a chiesa nostra" (nella foto, autore Paolo Bertazzolo, edito da EMI, casa editrice missionaria) giudica assolutamente incompatibili con l'ideologia leghista, mettendo in evidenza i limiti e le contraddizioni del rapporto tra il partito di Bossi e la Chiesa cattolica.

Chi paga la manovra

Per Berlusconi gli italiani sono benestanti: sarà per questo che continua a tartassarli in quasi 10 anni di governo. Ad ogni modo, italiani benestanti ce ne sono, ma purtroppo non sono loro su cui grava la maggior parte del peso della manovra. Tagli alle detrazioni e agevolazioni fiscali cadranno infatti sulle famiglie, in particolare quelle con più figli a carico. Oltretutto, saranno le famiglie con redditi medio-bassi a subire nei prossimi anni la stangata più odiosa, vista la sperequazione con cui è stata studiata questa finanziaria iniqua.
E come non bastasse, è stata reintrodotta (dopo oltre 10 anni dalla sua abolizione) l'Irpef sulla prima casa, che in pratica va a sostituire l'Ici, la cui eliminazione totale (a toglierla ai ceti meno abbienti ci aveva già pensato Prodi) era stata l'unica promessa mantenuta da Berlusconi in questi quasi 10 anni di governo. Insomma, per le famiglie italiane meno aiuti e più tasse.

giovedì 21 luglio 2011

Ve lo immaginate il Partenone ad Helsinki?

Perché la Finlandia, nella trattativa per dare nuovi prestiti alla Grecia, ha chiesto come garanzia proprio l'Acropoli di Atene, il Partenone (nella foto) e alcune isole. Chissà se il nostro Paese arriverà mai al punto che qualcuno ci chiederà in garanzia il Colosseo... La fontana di Trevi comunque è sempre in vendita.

Acqua alla trielina anche a Vedano?

Vista la vicinanza tra il pozzo inquinato di Malnate e i nostri, è la domanda che si è posta il gruppo di minoranza Vedano Progresso, e che ha rivolto in un'interrogazione all'amministrazione comunale, la quale a sua volta ha chiesto a Vedano Servizi, che ha risposto che fino al 18 aprile i valori erano nella norma (ovvero: la trielina c'è, ma al di sotto i limiti di legge). E state tranquilli: è ancora così fino ad oggi.

L'ultima battaglia di Frediano

Frediano Manzi, presidente dell’associazione “Sos Racket e usura”, da circa un mese ha iniziato lo sciopero della fame e dei farmaci contro l’ipertensione. Una protesta contro la legge 108 del 1996 sull'usura, che a suo dire presenta parecchi limiti, e contro l'indifferenza e il mancato appoggio delle istituzioni verso le vittime dei racket e dell'usura.
Frediano è stato nostro ospite all'iniziativa del 20 settembre "Padrini a casa nostra", che aveva visto la partecipazione di Nando Dalla Chiesa.
(nella foto: Frediano Manzi durante il suo intervento a Vedano Olona in Villa Aliverti, nella serata del 20 settembre 2010)

La Lega detta legge

Papa arrestato, Tedesco salvato. E' questo l'esito del doppio voto di ieri alla Camera e al Senato. Un finale che non ti aspetti, e che ha visto la Lega decisiva nelle due votazioni: alla Camera per il via libera alla richiesta dei giudici contro l' on.Papa, e al Senato, secondo il PD, per il "salvataggio" del senatore Tedesco.
Schiaffo a Berlusconi o strappo a Bossi? Probabilmente nessuna delle due eventualità. O forse tutte e due. Ma anche il frutto di un calcolo politico ben ponderato. Quasi certamente nella Lega la preoccupazione dell’odio per la "casta" e il clima montante di antipolitica è stata più forte della lealtà verso l'alleato e dell'obbedienza al proprio leader, ma in effetti da questo doppio esito, i leghisti hanno tutto da guadagnarci: rivendicano coerenza e autonomia, smentendo quasi tutti (compresi noi); ritrovano il sostegno (che si era affievolito) dei loro militanti; provano a smarcarsi dal resto della "casta". Nello stesso tempo, oltre a dare un colpo al Pdl, ne danno un altro di riflesso al PD, accusandolo di "doppia morale": giustizialista con Papa e garantista con il "compagno" Tedesco.
Il PD respinge le accuse: d'altra parte, proprio per evitare equivoci, aveva richiesto (invano) il voto palese. Certo, sarebbe stato utile ricorrere a un escamotage come quello utilizzato alla Camera.
E anche se i calcoli matematici (e logici) danno ragione al PD, una soluzione ci sarebbe comunque per mettere tutti a tacere ed evitare ogni polemica: il senatore Tedesco dia le dimissioni, come avrebbe comunque dovuto fare fin dall'inizio di questa vicenda, e si metta a disposizione dei giudici come un normale cittadino. D'altra parte ha chiesto lui stesso il voto per l'arresto: allora lasci il gruppo misto (visto che dal PD si è già dimesso) e sia lui a decidere per se stesso invece che lasciare questa incombenza agli altri. Più che una questione morale, adesso diventa una questione d'onore.
Intanto vedremo nei prossimi giorni se è proprio vero che dai due verdetti di ieri ne è uscito un altro: il governo è ormai agli sgoccioli.

mercoledì 20 luglio 2011

Fiducia nella magistratura

E anche in Filippo Penati (nella foto), che per ora è solo indagato. Quanto alla questione morale, noi continueremo a farne uno dei nostri punti fermi: non gridiamo a complotti né a persecuzioni, e quando qualcuno del Partito ha sbagliato, siamo sempre stati i primi a dire che doveva essere giustamente perseguito. Per questo oggi voteremo SI' per l'arresto del senatore democratico Alberto Tedesco, senza ipocrisie e scambi scellerati, come sta avvenendo invece sull'altra sponda, Pdl/Lega, per il loro deputato Alfonso Papa, che vogliono salvare a tutti i costi: anche a quello dell'onore.

Nordemocratico

Un asse da Torino a Trieste, passando per Genova, Milano, Venezia e un po' più a Sud, Bologna e Firenze: le principali città del Nord governate dal centrosinistra. Un fronte per unire e non dividere, e per "avanzare proposte al governo che siano innovative rispetto al Patto di stabilità e per contribuire alla finanza pubblica in modo meno traumatico rispetto alla linea attuale che ha messo in ginocchio gli enti locali".
E Pisapia e Fassino si sono già incontrati.

Malus bebé

Tra il 2005 e il 2006 (alla vigilia delle elezioni) il governo Berlusconi aveva fatto un regalo di mille euro a seicentomila famiglie italiane in cui era appena nato un figlio: il famoso "bonus bebé".
Anni dopo, la sorpresa: dal Ministero delle Finanze viene chiesta a molte di queste famiglie la restituzione dell’assegno e il pagamento di una sanzione amministrativa di circa tremila euro.
All'epoca era stata richiesta l'autocertificazione ad ogni nucleo familiareche doveva confermare, oltre alla cittadinanza europea, di non superare i 50mila euro di reddito complessivo. Ma il modulo non spiegava se la cifra era lorda o netta. E questa piccola «dimenticanza» ha generato il caos e rischia di punire anche chi ha agito in buona fede.

I nuovi schiavi

Un viaggio tra gli immigrati stranieri in Italia, da Lampedusa a Gorizia: un libro che racconta "i disagi, le sofferenze, e persino le crudeltà cui sono sottoposti gli immigrati, le responsabilità del paese che li ospita".
Ma anche i lavoratori italiani (i precari) vengono messi in croce...

martedì 19 luglio 2011

Perché tutto quadri

Occorre un nuovo quadro politico, ossia subito al voto, se non si riesce a formare prima in tempi stretti un governo di breve transizione per fare la riforma della legge elettorale.
Alla Direzione nazionale del PD di oggi, questa è la principale chiave di lettura della relazione di Pier Luigi Bersani, approvata con 166 voti favorevoli su 175 presenti (9 si sono astenuti).
La Direzione ha inoltre approvato l'Ordine del giorno Bressa-Violante sulla Legge Elettorale (2 voti contrari e 3 astenuti) e l'Ordine del giorno Gozi sui costi della politica (unanimità).

In piazza dall'amministrazione

Come avevo anticipato, sabato 16 mi sono recato in Piazzetta della Pace presso il gazebo della giunta leghista (e in subordine del Pdl, come affermano ormai anche i media).
Sono stato accolto molto cordialmente, e di questo li ringrazio (ma non è che mi aspettassi un trattamento diverso, anzi...). Anche il confronto che abbiamo avuto si è svolto nella massima pacatezza. Ho avuto modo di discutere su 3 dei punti citati nel loro volantino (vedi immagine), in cui l'amministrazione si difendeva dalle critiche portate dalle opposizioni.
PGT, discarica e spostamento dei campi da tennis sono stati gli argomenti su cui ho chiesto chiarimenti, dato che erano quelli su cui abbiamo avanzato critiche.
Per quanto riguarda il PGT, abbiamo criticato il fatto che sia stata fatta poca comunicazione, tenendo conto che la definizione di questo strumento inciderà sulla trasformazione del volto del paese. Secondo il consigliere Carnelli (capogruppo in Consiglio Comunale), il PGT interessa solo a proprietari di terreni e professionisti, e non ai cittadini. Per lui, quindi, la comunicazione non è necessaria. A mio parere una concezione sbagliata: a me che vivo a Vedano interessa eccome, anche se non sono un professionista né posseggo terreni. E se la gente fosse maggiormente informata ci sarebbe senz'altro maggiore partecipazione. L'assessore Furlan invece ha ribadito che riguardo al PGT la comunicazione è stata fatta secondo quanto prevedono le norme, e insomma, mica si può andare casa per casa a suonare il citofono. Perché no, ho ribattuto: d'altra parte in campagna elettorale non lo si fa quando si cercano voti? E allora perché dopo ci si dimentica dei cittadini? E' chi governa che deve andare incontro ai loro bisogni, e non certo stare ad aspettare. Un'accusa, la mia, che comunque è rivolta in generale, e non certo specificatamente verso la giunta né tanto meno l'assessore Furlan, che a Vedano tra l'altro non ha fatto campagna elettorale (è un assessore tecnico). L'assessore ha anche spiegato che comunque prima di fare altri incontri era in attesa di raccogliere osservazioni dai cittadini e mi ha quindi garantito che, siccome circa un centinaio di queste sono giunte in Comune, ci saranno prossimamente diversi incontri sul PGT proprio per discuterle. Ci auguriamo che sia fatta una comunicazione più serrata, magari non al punto del porta a porta, ma neppure limitandosi solo a ciò che dicono le norme. Da parte nostra, quando verremo a sapere degli incontri, ci impegniamo a divulgare la notizia tramite i nostri contatti.
Sulla questione dei campi da tennis invece ho parlato con l'assessore Tizzi. Qui la giunta specificava come l'investimento di 180.000 euro previsti in bilancio non fossero solo per lo spostamento dei campi da tennis, ma anche per l'acquisizione di aree per ampliare l'attività del centro sportivo. All'assessore ho sottolineato che più che malafede delle opposizioni, forse c'è stato un difetto di comunicazione da parte della maggioranza. D'altra parte, commentando il consiglio comunale dell'8 novembre 2010, sul proprio sito, il Pdl locale scriveva: "Sui campi da tennis è chiaro l’indirizzo della maggioranza ma dà fastidio che il tutto avvenga con il benestare dell’associazione di riferimento e dei cittadini". Quindi si ragionava sullo spostamento dei campi. E' comunque curioso però, che a distanza di circa 6-7 mesi, la proposta che vedeva "il benestare dei cittadini", venga ora in parte sconfessata proprio da chi la propugnava... Problemi di comunicazione, quindi ce ne sono eccome. O forse di coerenza?
Sulla discarica ho ribadito la mia posizione: non sto certo a discutere sulla legittimità della chiusura o meno (non avendone nemmeno le competenze), però su tempi e modi sono dell'idea che si sarebbe potuto affrontare la cosa diversamente, magari mettendo subito sull'avviso la popolazione, avvertendola dell'eventualità di una chiusura. E si sarebbe potuto magari fare con un mese di anticipo, anziché farlo sapere il giorno prima a decisione presa.
Ad ogni modo, pur rimanendo alla fine ciascuno sulle proprie posizioni (almeno, questa è la mia impressione) è stata una simpatica chiacchierata, in particolare con l'assessore Macchi, a cui ho espresso la mia idea degli orti urbani: un'idea, a quanto pare, su cui sta ragionando anche l'amministrazione, cosa che mi fa felice. L'assessore Macchi, forse memore del suo passato di tecnico, mi ha anche elencato tutti gli interventi fatti per sistemare impianti elettrici e di riscaldamento e le misure adottate per ottenere un risparmio energetico. E anche quanto ci sarebbe da fare per mettere a norma edifici e locali comunali.
L'iniziativa della giunta, scendere in piazza e proporsi ai cittadini, va sicuramente apprezzata. Anche se, devo dire, è alquanto inconsueto vedere che chi governa fa propaganda su ciò che non ha fatto piuttosto di quanto ha realizzato. Personalmente trovo che sarebbe stato più opportuno illustrare il proprio operato (anche gli interventi di normale manutenzione) che non controbattere alle critiche ricevute: la campagna elettorale è finita da più di 2 anni, ora è tempo di governare.

Dite la vostra contro gli aumenti dei treni

Diretta web oggi alle 13.30 su BlogDem, dove tutti possono intervenire per dire no all'ennesimo aumento delle tariffe del trasporto pubblico. «I pendolari già pagano il 12,5% in più rispetto a inizio anno e al ritorno dalle vacanze, con un ritocco semiclandestino in pieno agosto, si ritroverebbero un aumento complessivo pari a quasi il 25%» spiega il capogruppo del PD in Regione Luca Gaffuri. Oltretutto, i pendolari lombardi, a fronte di questi aumenti, non hanno avuto alcun miglioramento di servizio.

lunedì 18 luglio 2011

Una tragedia che parte da lontano?

Era il 1994, e Mario Cal, braccio destro di Don Verzé che oggi si è tolto la vita, fu prima arrestato e poi interrogato dalla Procura di Milano per una questione di tangenti. Qualcosa nei conti del San Raffaele forse già allora non quadrava. E oggi siamo arrivati alla somma degli errori e degli sperperi commessi in tutti questi anni.
Alla faccia dell'eccellenza del modello lombardo.
Riposa in pace, povero Mario Cal...

Via ai ticket

Da oggi scatta la reintroduzione dei ticket sanitari: 10 euro su visita specialistica e diagnostica.
Una norma che andrà a colpire essenzialmente le fasce deboli e il ceto medio.
Non tutte le regioni però sono d'accordo: Toscana, Emilia Romagna, Sardegna, Val d'Aosta, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto hanno infatti detto no a questo odioso balzello approvato nella manovra dal governo.
La Lombardia ancora non si è ufficialmente espressa: il PD Lombardo ha chiesto al Pirellone di non applicare da subito il nuovo ticket da 10 euro su visite ed esami e trovare nel proprio bilancio le risorse per sollevare i cittadini lombardi da questo ennesimo balzello. Formigoni ha dichiarato di stare valutando la possibilità di non togliere il ticket, ma abbassarlo, risparmiando ulteriormente su altri servizi. E perché invece non risparmiare dai tagli alla politica, come proposto dal Partito Democratico?
Intanto venerdì 15, il capogruppo PD alla Camera Dario Franceschini ha annunciato la presentazione di una proposta di legge che prevede la soppressione della norma che reintroduce i ticket. Questo deve essere un obiettivo primario del PD: anche perché fa davvero rabbia scoprire che mentre sui cittadini scatta la stretta, i parlamentari (e le loro famiglie) godono di privilegi ed agevolazioni incredibili anche per quanto riguarda l'assistenza sanitaria, con un costo per le casse pubbliche che sfiora i 30 mila euro al giorno.

Da segnalare

Sabato 16 luglio un turista tedesco è morto precipitando in un dirupo a Laveno Mombello, sul monte Sasso del Ferro.
Il sindaco di Laveno parla di mancato rispetto della segnaletica, di un gesto azzardato: l'uomo infatti si è incautamente allontanato dal percorso del sentiero.
Poi però leggiamo che, il giorno dopo la disgrazia, la Protezione civile ha disposto altri cartelli, in inglese, francese e tedesco. Ma perché, prima non c'erano? Ma come: da anni si vuole indirizzare il nostro territorio ad una vocazione turistica e non ci sono cartelli con indicazioni in lingua straniera? Al di là dei pericoli e disagi che ne possono derivare, è certamente una grande lacuna, una mancanza di servizio e attenzione.
In compenso la segnaletica della nostra provincia è ben provvista di cartelli con le scritte delle località in dialetto.