mercoledì 23 aprile 2014

Uno Stato più trasparente

Matteo Renzi ha firmato la direttiva che dispone la declassificazione degli atti relativi ai fatti di Ustica, Peteano, Italicus, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Gioia Tauro, stazione di Bologna e rapido 904. Un grande passo avanti per fare luce su alcuni degli episodi più oscuri e tragici della nostra Repubblica, con la possibilità di rendere giustizia ai familiari delle vittime. Ovviamente non sono mancati gli attacchi a Renzi, accusato di raccontare balle e gettare fumo negli occhi.
Noi ci limitiamo a riportare il giudizio di Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione delle vittime per la strage di Bologna del 2 agosto 1980: "Questa iniziativa la ritengo un fatto molto positivo. Farà sì che gli archivi, quelli dei militari dei carabinieri, dei servizi segreti... vengano resi pubblici, e depositati presso gli archivi di stato. Per essere digitalizzati e diventare pubblici, fruibili, patrimonio della nazione. Se si completerà questo iter potrà essere uno dei punti cruciali del rinnovamento del Paese. Significa superare una stagione politica e svelare i poteri di ricatto e di interdizione dei decenni delle stragi".
Quindi, forse, questa iniziativa può davvero servire.